L’Inps calcola i trattamenti futuri
l’operazione «La mia pensione». Il tool online che dal 1° maggio è disponibile sul sito dell’Inps per la gran parte dei lavoratori con meno di 40 anni - e che nei prossimi mesi sarà disponibile anche per gli altri - fornisce una serie di informazioni determinanti per la pianificazione del risparmio previdenziale dei lavoratori. Prima tra tutte, la data presumibile di pensionamento tenendo conto dei futuri incrementi collegati all’evoluzione della sopravvivenza media della popolazione generale italiana. Secondo, la stima dell’importo della pensione mensile lorda maturata. Il sistema, di base elabora, utilizzandoidatiindividualiche l’Istituto possiede, una proiezione dei valori in due momenti distinti: al pensionamento di vecchiaia e alla data in coincidenza con la quale sono raggiunti i requisiti per il pensionamento anticipato. A tali date, oltre alla prestazione, viene indi- cata anche una stima dell’ultima retribuzione mensile e il corrispondente tasso di sostituzione (il rapporto tra la prima rata di pensione mensile maturata e la retribuzione percepita nel mese di servizio immediatamente precedente il pensionamento). Le proiezioni sono elaborate in valori costanti, sempre espressi in euro attuali, consentendo al lavoratore un’immediata comprensione della valorizzazione degli importi indicati.
Le proiezioni si basano su una serie di ipotesi demografiche ed economiche principalmente riprese dal rapporto del ministero dell’Economia, aggiornato nel 2014, sulle tendenze di medio lungo periodo del sistema pensionistico. Alcuni parametri possono però essere modificati dall’interessato. In particolare, può essere rivista la data di pensionamento, l’ipotesi di incremento retributivo (di base pari all’ 1,5% annuo in termini reali, che però può essere im- postata dallo 0% al 5% annuo) e la retribuzione annua lorda attuale. In aggiunta il lavoratore può anche valutare l’impatto sulla copertura pensionistica finale di una eventuale sospensione dell’attività lavorativa anticipata.
Viceversa, il lavoratore non può modificare l’ipotesi fondamentale sull’evoluzione futura del Pil che il tool nella sostanza ipotizza pari mediamente all’1,45% annuo in termini reali e che, seppur di lungo termine, alla luce del contesto economico attuale appare decisamente ottimistica. Ipotesi che si traduce poi in una stima ottimistica anche della copertura offerta al pensionamento.
In ogni caso i risultati delle proiezioni attirano l’attenzione su una serie di elementi: 7 la data di pensionamento: in genere sempre ben al di là dei 70 anni; 7 l’entità dei montanti contributivi finali: in diversi casi, anche per retribuzioni non particolar- mente elevate, ben superiori al milione di euro; 7 i tassi di sostituzione: che al pensionamento di vecchiaia, in situazioni di continuità lavorativa, mediamente possono apparire anche adeguati.
Ovviamente il lavoratore, oltre a quelle fornite dall’Inps, ha bisogno di alcune ulteriori informazioni per poter definire in maniera complessiva il quadro pensionistico personale. Il documento dell’Inps, infatti, dovrebbe almeno essere completato con i dati delle prestazioni maturate attraverso tutti gli altri risparmi previdenziali disponibili (casse di previdenza, fondi pensione, Tfr, altri eventuali risparmi individuali, eccetera). E, soprattutto, con la quantificazione del risparmio aggiuntivo che il lavoratore deve pianificare per poter raggiungere al pensionamento un determinato target previdenziale.