Chiuse le liste: in 7 regioni 51 candidati presidenti
scaduto alle 12 di ieri il termine per la presentazione delle liste per le elezioni regionali e comunali in programma il 31 maggio. Partiti e movimenti hanno depositato simboli e candidati in vista del voto che servirà a rinnovare i consigli regionali in Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Campania e Puglia, e in oltre mille Comuni, tra cui 20 città capoluogo. Spiccano per importanza Venezia, Aosta, Trento e Bolzano. Saranno complessivamente quasi 23 milioni gli italiani chiamati a votare.
Sono elezioni che - come sempre - avranno ripercussioni non solo sul governo delle Regioni, ma anche sul quadro politico e sui rapporti interni ai partiti. Si misurerà la forza di Renzi, che spera in un successo per mettere un argine all’opposizione interna nel Pd; e quella dei ricostruttori di Fitto a Berlusconi. In Puglia, dopo mille strappi, Fitto lancia, con Francesco Schittulli, la sfida alla candidata di Berlusconi Adriana Poli Bortone. Il centrosinistra scende in campo invece con l’ex sindaco di Bari Michele Emiliano sostenuto da otto tra partiti e movimenti. C’è un’altra sfida “interna” tutta da seguire, quella tra l’ex leghista Flavio Tosi e il leghista Luca Zaia (sostenuto anche da Fi) in Veneto. Qui a correre per il centrosinistra sarà Alessandra Moretti del Pd. Interessante anche il laboratorio Spacca nelle Marche, dove l’uomo ex Pd ora si candida da solo (ma con l’appoggio di Forza Italia). C’è infine il caso Liguria, dove il candidato civatiano rischia di far pagare un duro prezzo alla candidata ufficiale dei democratici Raffaella Paita. Qui il candidato del centro-destra è Giovanni Toti di Fi. In Campania lo scontro è fra il Pd Vincenzo De Luca e Stefano Caldoro sostenuto da tutto il centrodestra. In Toscana il centrosinistra si ripresenta con Enrico Rossi mentre il centrodestra corre con Stefano Mugnai. In Umbria Catiuscia Marini del Pd per il centrosinistra e Claudio Ricci per il centrodestra.