Ricerca e brevetti, sgravi ancora al palo
essere le due misure centrali per le imprese inserite nella leggedistabilitàmasonoancorafermeaibox.Sul“patentbox”,leagevolazioni fiscali per la proprietà intellettuale, e sul credito d’imposta per gli investimenti in ricerca è ancora incorsounvorticosogirodiriunioni tra ministero dell’Economia e ministero dello Sviluppo economico per venire a capo delle complicazioni sorte durante la preparazione dei provvedimenti attuativi.
Il patent box, molto atteso dalle aziende più attive nella gestione di brevetti e marchi, è forse il caso più complicato, perché si intreccia con ilcambiamentoincorsodelleregole internazionali fissate dall’Ocse. L’ambiziosa decisione italiana di estendereconildecretoInvestment compact la platea dei beni anche ai marchi commerciali non appare conforme alle nuove linee guida e al ministero dell’Economia il caso non èstatoancorarisolto, inattesadiuna decisione “politica” su come proce- dere: forzare la mano rischiando eventuali bocciature ex post o tornare indietro rispetto a quanto previsto da un decreto legge?
Con questo regime opzionale, che prevede l’esclusione parziale (pari al 30% nel 2015, al 40% nel 2016, al 50% dal 2017) dei redditi derivanti dall’utilizzo di brevetti e di altri beni immateriali dalla formazione del reddito complessivo, il governo punta a frenare la localizzazione da parte di aziende italiane della proprietà intellettuale in giurisdizioni estere più favorevoli e nel contempo ad attrarre potenziali investitori stranieri. Il ministero dello Sviluppo, che ha promosso la norma, in un certo senso ha anticipato l’entrata in vigore delle nuove linee guide Ocse per quanto riguarda il concetto di «nexus», ovvero di nesso necessario tra il beneficio agevolabile e la spesa complessiva in attività di R&S svolta in Italia. Ma è sull’estensione a tutte le tipologie di marchi commerciali che ci si è impantanati. Le nuove regole internazionali sul patent box, definite dall’Ocse in seguito a un contenzioso tra Regno Unito e Germania, scatteranno da giugno 2016 ma non prevedono i marchi. Un’ipotesi potrebbe essere fare debuttare il patent box all’italiana come regime transitorio, ma in questo caso i nodi verrebbero solo rinviati.
DECRETI ATTUATIVI Sul credito d’imposta per R&S l’ipotesi di rinviare per poi rendere la misura permanente e calcolarla sulle spese totali