Precompilata alla prova correzioni
I contribuenti possono intervenire solo sugli oneri o rivedere il documento in più punti
ieri la sperimentazione del 730 precompilato è entrata nella fase operativa, quella che permette di modificare e integrare le informazioni contenute nel modello predisposto dall’agenzia delle Entrate (e anche di trasmetterlo). La funzione di modifica (e di invio) è stata attivata ieri mattina: dal 15 aprile è stato infatti solo possibile scaricare le dichiarazioni, senza, però, poterle correggere né trasmettere.
Il sito Internet predisposto ad hoc dall’Agenzia permette due tipologie di modifiche: quella “semplificata” (limitata al quadro E) e quella ordinaria (su tutti i dati). Prima di poter accedere a una delle due funzioni di modifica, il sistema richiede al contribuente di inserire i suoi contatti (almeno un indirizzo mail e un numero di telefono) e il suo codice Iban, necessario per ricevere eventuali rimborsi nel caso in cui il contribuente sia senza sostituto d’imposta.
Modifica del quadro E
Dopo aver inserito queste informazioni è possibile modificare la precompilata. Se si vogliono semplicemente inserire spese detraibili o deducibili(come le spese mediche, i contributi previdenziali, le spese relative all’istruzione eccetera) si potrà utilizzare la funzione “semplificata” che permette di aggiungere voci al quadro E.
Per l’inserimento di queste spese nel 730 è a disposizione sia una modalità di compilazione facilitata per le spese più comuni, sia una modalità stan- dard dove sono presenti tutte le voci di spesa del Quadro E. Per ciascuna voce di spesa il sistema prevede tre campi: 1 «Valore precompilato»: indica, se presente, il valore precompilato dall’Agenzia; 1 «Nuovo valore»: è il campo in cui è possibile inserire l’importo della spesa sostenuta. Quando viene inserito il nuovo valore, nel calcolo verrà considerato tale valore e non quello precompilato; 1 «Valore massimo»: indica l’importo massimo della detrazione spettante per la voce di spesa.
Modifica degli altri quadri
Se, invece, si vogliono cambiare altri quadri del modello, bisogna cliccare sul tasto «Modifica 730», che dà accesso a una pagina riepilogativa (si veda la seconda schermata qui a fianco) che sintetizza la situazione dei quadri, suddividendoli in «Quadri che contengono solo dati precompilati», «Quadri con dati modificati», «Quadri non compilati». Dal menù a sinistra il contribuente potrà selezionare quali quadri modificare.
Prima di procedere all’invio (che può essere fatto in un secondo momento) bisognerà: 1 controllare la correttezza dei dati indicati nel quadro «Dati del sostituto» che si occuperà di rimborsare o pagare quanto dovuto (o l’assenza di un sostituto); 1 effettuare le scelte per la destinazione dell’8, 5 e 2 per mille; 1 controllare il prospetto di liquidazione per verificare la presenza di eventuali errori.
Piccole integrazioni
Ci sono, poi, alcune piccole integrazione che - al contrario di quelle elencate finora - non fanno perdere i vantaggi (niente controlli sui documenti che attestano le spese indicate nella dichiarazione, niente controlli preventivi per i rimborsi superiori a 4mila euro) previsti per chi accetta la precompilata. Restano i benefici per chi: 1 inserisce i dati della nuova residenza, se cambiata dal 1° gennaio 2014 alla data di presentazione del 730; 1 inserisce (o modifica) il codice fiscale del coniuge non fiscalmente a carico; 1 chiede di utilizzare in compensazione il credito che risulta dal 730; 1 sceglie di non versare gli acconti dovuti o versarli in misura inferiore a quanto calcolato; 1 chiede di suddividere in rate mensili le somme dovute; 1 inserisce i dati del sostituto d’imposta che effettuerà il conguaglio; 1 effettua le scelte per la destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille.