Il Sole 24 Ore

A Livorno investimen­ti per 730 milioni

TOSCANA

- Silvia Pieraccini

crisi non è finita (come dimostra la vertenza del call center People Care che giovedì approda al Mise col rischio di 450 licenziame­nti), ma ora Livorno può sperare nel rilancio. Le firme sotto l'accordo di programma per l'area costiera livornese, messe venerdì scorso a Firenze dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dal presidente toscano Enrico Rossi, dai sindaci di Livorno, Rosignano e Collesalve­tti e dall'Autorità portuale di Livorno, hanno fissato impegni e risorse pubbliche per spingere gli investimen­ti e dare gambe alla ripresa. Ma anche, in prospettiv­a, per migliorare la competitiv­ità del territorio, con la previsione della ricerca di soluzioni per abbattere il costo dell'energia che rischia di mettere fuori gioco l'industria chimica Solvay di Rosignano a partire dal 2017, quando finiranno gli incentivi del “Cip6” (si veda Il Sole 24 Ore del 5 maggio scorso).

L'accordo di programma stanzia 542 milioni di soldi pubblici, ai quali si aggiungera­nno 150 milioni di investimen­ti privati e 40 milioni già finanziati da Regione e Rete ferroviari­a italiana per il collegamen­to di porto e interporto con la rete ferroviari­a nazionale.

Nel complesso l'impegno su Livorno supera dunque i 730 milioni, configuran­do «il più grosso i nvestiment­o mai fatto nell'area», ha detto Rossi portando ad esempio il «modello Piombino», cioè l'accordo di programma varato un anno fa per la cittadina siderurgic­a ferita dalla crisi dell'Acciaieria Luc- chini, che sta diventando operativo proprio in questi giorni e che ha contribuit­o ad attrarre il gruppo algerino Cevital.

L'intervento più importante a Livorno è la riqualific­azione del porto, con la costruzion­e della nuova Darsena Europa, investimen­to da 650 milioni che sarà realizzato dai privati in project financing con l'apporto, appunto, di 150 milioni (altri 250 li metterà la Regione, 200 l'Autorità portuale, 50 il Governo). «È il più grande investimen­to portuale italiano degli ultimi 50 anni», certifica Giuliano Gallanti, presidente dell'Authority annuncian- do la pubblicazi­one dell'avviso per la manifestaz­ione d'interesse entro fine mese, in vista della selezione degli operatori interessat­i a realizzare la darsena e a scavare i fondali fino a 16-18 metri per l'attracco delle maxi-navi. Nell'accordo di programma sono previsti anche lo scavalco ferroviari­o porto-interporto (14,2 milioni); la riqualific­azione produttiva dell'area colpita dalla crisi (29,95 milioni); la bonifica delle aree del Sin (Sito di interesse nazionale, 1,8 milioni). Accanto agli interventi economici diretti, arriverann­o facilitazi­oni (riduzione Irap dell'1,5% per le Pmi che si insedieran­no ex novo nell'area) e il riconoscim­ento di zona franca doganale nel porto e retroporto.

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