A Livorno investimenti per 730 milioni
TOSCANA
crisi non è finita (come dimostra la vertenza del call center People Care che giovedì approda al Mise col rischio di 450 licenziamenti), ma ora Livorno può sperare nel rilancio. Le firme sotto l'accordo di programma per l'area costiera livornese, messe venerdì scorso a Firenze dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, dal presidente toscano Enrico Rossi, dai sindaci di Livorno, Rosignano e Collesalvetti e dall'Autorità portuale di Livorno, hanno fissato impegni e risorse pubbliche per spingere gli investimenti e dare gambe alla ripresa. Ma anche, in prospettiva, per migliorare la competitività del territorio, con la previsione della ricerca di soluzioni per abbattere il costo dell'energia che rischia di mettere fuori gioco l'industria chimica Solvay di Rosignano a partire dal 2017, quando finiranno gli incentivi del “Cip6” (si veda Il Sole 24 Ore del 5 maggio scorso).
L'accordo di programma stanzia 542 milioni di soldi pubblici, ai quali si aggiungeranno 150 milioni di investimenti privati e 40 milioni già finanziati da Regione e Rete ferroviaria italiana per il collegamento di porto e interporto con la rete ferroviaria nazionale.
Nel complesso l'impegno su Livorno supera dunque i 730 milioni, configurando «il più grosso i nvestimento mai fatto nell'area», ha detto Rossi portando ad esempio il «modello Piombino», cioè l'accordo di programma varato un anno fa per la cittadina siderurgica ferita dalla crisi dell'Acciaieria Luc- chini, che sta diventando operativo proprio in questi giorni e che ha contribuito ad attrarre il gruppo algerino Cevital.
L'intervento più importante a Livorno è la riqualificazione del porto, con la costruzione della nuova Darsena Europa, investimento da 650 milioni che sarà realizzato dai privati in project financing con l'apporto, appunto, di 150 milioni (altri 250 li metterà la Regione, 200 l'Autorità portuale, 50 il Governo). «È il più grande investimento portuale italiano degli ultimi 50 anni», certifica Giuliano Gallanti, presidente dell'Authority annuncian- do la pubblicazione dell'avviso per la manifestazione d'interesse entro fine mese, in vista della selezione degli operatori interessati a realizzare la darsena e a scavare i fondali fino a 16-18 metri per l'attracco delle maxi-navi. Nell'accordo di programma sono previsti anche lo scavalco ferroviario porto-interporto (14,2 milioni); la riqualificazione produttiva dell'area colpita dalla crisi (29,95 milioni); la bonifica delle aree del Sin (Sito di interesse nazionale, 1,8 milioni). Accanto agli interventi economici diretti, arriveranno facilitazioni (riduzione Irap dell'1,5% per le Pmi che si insedieranno ex novo nell'area) e il riconoscimento di zona franca doganale nel porto e retroporto.