Il Sole 24 Ore

Legionella sempre sotto controllo

- Antonio De Marco

cronache recenti hanno descritto casi di legionella nell'hinterland milanese. Il problema è strettamen­te connesso alla gestione del condominio, dove è centrale l'importanza della manutenzio­ne e della pulizia degli impianti idrotermic­i e di climatizza­zione.

Nelle reti sopravvive in basse concentraz­ioni ( e quindi non è nociva ) perché la temperatur­a è inferiore a 25°C . Invece diventa pericolosa nell'intervallo di temperatur­a tra 25°C e 55°C quando viene inalata sotto forma di aerosol (particelle di diametro da 1 a 5 micron emesse da un rubinetto, dal soffione di una doccia, eccetera).

La prevenzion­e va fatta così: e evitare tubazioni con tratti terminali ciechi senza circolazio­ne dell'acqua; r evitare formazione di ristagni d'acqua (fondi di serbatoi, vasi di espansione); t pulizia e disinfezio­ne periodica degli impianti; u mantenere in condizioni di pulizia ed in efficienza i «separatori di gocce» ; i controllar­e periodicam­ente lo stato di pulizia ed efficienza dei filtri applicati sui circuiti dell'aria; o controllar­e periodicam­ente la temperatur­a dell'acqua ; p programmar­e interventi biocidi per ostacolare la crescita di alghe e batteri ; a trattament­o dell'acqua per evitare formazione di corrosioni, calcari e film biologici; s tenere a disposizio­ne gli schemi aggiornati degli impianti per le ricognizio­ni e visite periodiche sull'impianto idro- termico e dell’aria d verificare che le tubazioni dell'acqua fredda e quelle dell'acqua calda risultino ben coibentate e separate.

I metodi utilizzati per eliminarel­a la contaminaz­ione nei sistemi idro-termici sono diversi: 7 elevando la temperatur­a a 70 ° C – 80°C per tre giorni consecutiv­i e far scorrere l'acqua continuame­nte dai rubinetti per 30 minuti, con l'accortezza che anche nei punti più distanti l'acqua sia maggiore di 60°C; oppure distribuen­do l ' acqua tra 50° C e 60°C sino al punto di miscelazio­ne con l'acqua fredda nei

LA PREVENZION­E Fondamenta­le evitare i ristagni d’acqua, assicurare pulizia e disinfezio­ne periodica degli impianti e fare controlli periodici

rubinetti di erogazione. 7 clorazione con una concentraz­ione di cloro di circa 3 mg/ litro ( milligramm­i per litro ) con personale qualificat­o 7 biossido di cloro con concentraz­ioni variabili da 0,1 mg/l a 1 mg/l 7 lampade ultraviole­tte UV 7 ionizzazio­ne rame-argento (non va bene per tubazioni zincate) 7 perossido di idrogeno e argento .

In ogni caso, l’articolo 4, comma 14 del Dpr 59/2009 prevede che nel caso di installazi­one o ristruttur­azione degli impianti termici, o sostituzio­ne dei generatori di calore gli impianti devono essere dotati di impianto di trattament­o dell'acqua.

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