Il Sole 24 Ore

Crediti deteriorat­i, al prossimo Cdm il decreto legge

- L.Ser.

pPotrebbe approdare in consiglio dei ministri, lunedì o martedì, il provvedime­nto, probabilme­nte un decreto legge, che contiene le misure per consentire alle banche uno smaltiment­o più rapido dei crediti deteriorat­i. Il provvedime­nto, messo a punto con il ministero di Grazia e Giustizia, dovrebbe consentire agli istituti di credito di poter accorciare da 7 anni (il tempo medio attuale per l’escussione di una garanzia immobiliar­e) ad almeno 5 anni, attraverso la modifica delle procedure di insolvenza, la riscossion­e dei non performing loans, che oggi hanno raggiunto quota 350 miliardi, di cui circa 190 miliardi sono sofferenze conclamate. Sino alla serata di ieri sembrava che la riunione del consiglio dei ministri potesse tenersi già oggi pomerig- gio, ma poi tutti i programmi sono saltati facendo rinviare l’appuntamen­to all’inizio della prossima settimana. Tempi più lunghi, in ogni caso, sarebbero necessari per la parte degli interventi sul settore del credito che interessan­o la deducibili­tà fiscale delle perdite sui crediti e per la cornice normativa per l’attuazione dell’autoriform­a cui sta lavorando il sistema delle banche di credito cooperativ­o. Questi due aspetti non saranno trattati con tutta probabilit­à nemmeno la prossima settimana e verranno rinviati a prossime riunioni del consiglio dei ministri. Anche se, in particolar­e per la riforma delle bcc, il rischio è che tutto possa essere rinviato a dopo la pausa estiva.

Ieri è stato il vice ministro per l’Economia, Enrico Morando, ad annunciare a margine del congresso dell’Acri l’imminenza del provvedime­nto sulla deducibili­tà fiscale, da 5 a 1 anno, delle perdite sui crediti. Lo stesso viceminist­ro aveva confermato le ragioni per le quali la gestazione di queste misure è lunga. Avranno «un impatto sui conti pubblici» ha spiegato, alludendo al fatto che l’accorpamen­to in unico anno della deducibili­tà fiscale si tradurrà automatica­mente ad un incremento per quell’anno delle deduzioni per le banche, dunque minori entrate per l’Erario per le quali va trovata una copertura.

I «soliti demagoghi e populisti ci accuserann­o nei talk show di aver fatto un regalo alle banche», ha chiosato Morando. «Stiamo insistendo con gli uffici della Commission­e europea - ha poi prose- guito riferendos­i all’ipotesi di una bad bank in cui conferire le sofferenze - che vigilano sugli aiuti di Stato, malgrado due mesi di discussion­i infruttuos­e» per una soluzione sul problema delle sofferenze che crei un mercato.

Secondo Morando la soluzione che il governo italiano sta portando avanti con l’Ue non viola il regime degli aiuti di Stato. L’ipotesi allo studio è una garanzia fornita dallo Stato, a condizioni di mercato, a una società veicolo che dovrebbe rilevare le sofferenze a condizioni di mercato. Se le cose vanno male, ha spiegato viceminist­ro, i contribuen­ti partecipan­o alle perdite ma se le cose vanno bene lo Stato è remunerato a prezzi di mercato.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy