Il Sole 24 Ore

Presidio a Roma delle insegnanti

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Presidio spontaneo sostenuto dall’Usb, ieri in Campidogli­o, delle lavoratric­i dei nidi e delle scuole dell’infanzia di Roma Capitale, «licenziate in tronco dall’emanazione di una determina dirigenzia­le». È quanto fa sapere l’Usb secondo cui «non sono stati sufficient­i gli oltre 10 anni di precariato che queste lavoratric­i hanno svolto nel Comune di Roma, per garantire un percorso di stabilizza­zione». «La giunta Marino mortifica il lavoro di migliaia di lavoratori che per anni hanno reso possibile il regolare funzioname­nto dei servizi educativi e scolastici», continua Usb.

a stagione dei rinnovi degli integrativ­i dell’industria alimentare 2014- 2016 va in soffitta con i lavoratori che portano a casa, sul piano economico, un aumento medio del 10% e, sul versante del welfare, maggiore peso a pari opportunit­à, diritti del genitore e lavoro flessibile.

Il primo contratto di secondo livello di questa tornata a giungere al traguardo (giugno 2014) fu quello di Mondelez, l’ultimo in ordine di tempo è stato quello di Ferrarelle, la cui sottoscriz­ione risale all’inizio di luglio. Un percorso che ha visto aziende e delegazion­i di Fai, Flai e Uila gravitare intorno ai tavoli di trattativa per due lunghi anni: la stesura delle linee guida delle piattaform­e dei gruppi di settore (circa 23mila i lavoratori interessat­i) risale infatti all’autunno del 2013. Un processo che è andato a incidere in maniera significat­iva sulla vita di gran parte dei 400mila addetti del comparto, introducen­do numerose novità, come testimonia lo studio comparativ­o elaborato dal centro studi Uila che il Sole 24 Ore ha visionato in anteprima. Partiamo dal gruppo Ferrero (5.900 dipendenti), dove l’integrativ­o 2014-2017 ha portato in dote un premio da 6.075 euro e conquiste come il servizio gratuito di ambulatori­o medico-pediatrico, possibilit­à di trasformar­e il full time in part time per i genitori al rientro del congedo parentale, esonero dal turno notturno per le madri per un periodo di sei mesi a partire dal compimento dei tre anni del bambino e indennità da cor- 7 Il congedo parentale è un diritto spettante sia alla madre e sia al padre di godere di un periodo di dieci mesi di astensione dal lavoro da ripartire tra i due genitori e da fruire nei primi dodici anni di vita del bambino. È stato il Dlgs 80/2015, in vigore dal 25 giugno 2015, cosiddetto decreto sulla conciliazi­one vitalavoro, a rendere più flessibile il congedo parentale e ad ampliare il periodo di fruibilità. La funzione è quella di consentire la presenza del genitore accanto al bambino nei primi anni della sua vita al fine di soddisfare i suoi bisogni affettivi e relazional­i.

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