Giù i rendimenti nell’asta CTz, lunedì il test sui BoT
Il Tesoro si prepara a mettere sul mercato 6,5 miliardi di titoli a 6 mesi: i tassi sono attesi in lieve aumento (+0,007%) sull’ultimo collocamento di agosto
pN el venerdì in cui sono state le azioni a conquistare i riflettori degli investitori c’è stato anche spazio, seppure un po’ in sordina, per il mercato obbligazionario. Il Tesoro ha collocato tutti i 2 miliardi di euro (importo richiesto di 3,423 miliardi) di CTz (certificati zero coupon) a 24 mesi con un tasso allo 0,116% (-0,049% rispetto alla precedente asta). Venduti anche BTp indicizzati all’inflazione dell’Eurozona, con scadenze rispettive settembre 2021 e settembre 2024, per il massimo importo complessivo di un miliardo. Il tasso sul BTpei 2021 si è attestato allo 0,32% e quello sul BTpei 2024 allo 0,84%.
Lunedì il Tesoro torna in campo sul mercato primario con un’asta di BoT a 6 mesi per un controvalore di 6,5 miliardi. Il rendimento è atteso in area 0,028%, in leggero rialzo rispetto ai livelli dell’asta del mese scorso (+0,007%). Sono queste le aspettative degli operatori interpellati da Radiocor in base alle ultime quotazioni sul grey market. Le parte breve della curva, dicono gli operatori, è quella che sta risentendo di meno delle indicazioni del governatore della Federal Reserve Yanet Yellen sul rialzo del tassi Usa e sta registrando piccole variazioni in termini di rendimento. La domanda dovrebbe mantenersi solida in considerazione degli alti livelli di liquidità presenti sul mercato e dell’appeal che i titoli italiani sulla parte breve ancora possono vantare rispetto ad altri titoli dell’Eurozona sulla stessa scadenza.
Intanto sul mercato secondario continua a crescere lo spread Spagna-Italia. I titoli iberici a 10 anni - in prossimità delle elezioni di domenica in Catalogna e delle parlamentari in autunno con i movimenti di estrema sinistra ben posizionati nei sondaggi - continuano a perdere terreno. Il tasso dei Bonos a 10 anni è salito al 2,036%, 24 punti in più rispetto al BTp decennale italiano (1,79%). Va detto che ieri i capitali hanno privilegiato le azioni: di conseguenza hanno prevalso le vendite su tutto il mercato obbligazionario europeo, compresi i Bund tedeschi che hanno visto il rendimento a 10 anni salire da 0,59% a 0,64%.
In ogni caso il confronto Bonos-BTp conferma che l’Italia sta vivendo una fase positiva dal punto di vista finanziario. Lo indica anche l’agenzia di rating Dbrs che ieri ha confermato il rating dell’Italia “A Low” con trend stabile. In una nota l’agenzia canadese sottolinea che i rischi sul rating restano bilanciati. Il rating riflette «il forte impegno al consolidamento fiscale». Se Dbrs avesse tagliato il rating sarebbe diventato più oneroso per le banche italiane rifinanziarsi 7I Certificati del Tesoro Zero coupon (CTz) sono titoli a tasso fisso di durata pari o inferiore a 24 mesi. Il rendimento è dato dalla differenza tra il valore di rimborso (pari al valore nominale) e il prezzo di emissione (sempre sotto la pari). Sono collocati attraverso un'asta marginale sul prezzo, cui partecipano le banche e gli altri operatori autorizzati. I risparmiatori possono acquistarli presso questi operatori oppure sul mercato secondario dopo l’emissione presso la Bce usando BTp come garanzia. L’economia italiana è in ripresa graduale dopo tre anni di recessione con il Pil stimato in crescita dello 0,8% nel 2015. La ripresa è sostenuta dalle misure della Banca centrale europea, dal deprezzamento dell’euro, dal calo dei prezzi del petrolio e dalla meno restrittiva politica di bilancio. «Il Pil è previsto in crescita dell’1,4% nel 2016 » , afferma Dbrs, sottolineando che «il governo ha fatto concreti progressi nell’approvare le riforme istituzionali e strutturali. Una nuova legge elettorale entrerà in vigore nel 2016 e si prevede promuoverà una stabilità del governo nel medio termine».
IL RATING Dbrs conferma il giudizio A low sull’Italia con trend stabile Lo spread sul decennale spagnolo sale a 24 punti