Il Sole 24 Ore

Winterkorn, a rischio la buonuscita da 32 milioni

La liquidazio­ne del manager e la pensione da 28 milioni non verrebbero pagate se dalle indagini sullo scandalo dovessero risultare sue responsabi­lità dirette

- Andrea Malan

Due anni di stipendio come liquidazio­ne, più una pensione pari al 70% dell'ultimo stipendio. In base ai compensi 2014 - 15,8 milioni di euro - la buonuscita di Winterkorn dovrebbe dunque arrivare appena al di sotto dei 32 milioni di euro; quanto alla pensione, il valore attuale dei pagamenti futuri è iscritto nel bilancio Vw per 28,6 milioni (senza contare il diritto all’utilizzo a vita di un’auto aziendale - con o senza software antipartic­olato).

Su questi numeri, che si leggono nel bilancio 2014 dell’azienda, incombe però un grosso punto di domanda. Il diritto alla pensione matura infatti in caso di «regolare conclusion­e del servizio nel board». Si possono consi- derare «regolari» le dimissioni presentate in tutta fretta mercoledì dal manager? Non solo. La liquidazio­ne arriva solo «se la fine del rapporto di lavoro non è imputabile al manager»; in caso contrario, niente buonuscita. Questi sono i dettagli descritti nel bilancio Vw; da Wolfsburg non è per ora arrivato alcun commento in materia. Le critiche, a volte sopra le righe, avanzate da più parti non hanno per ora una base fattuale.

Certo, è probabile che Winterkorn non rinunci facilmente a una somma così elevata. Per questo lui stesso ha sottolinea­to, mercoledì, che «per quanto ne so, non ho commesso alcun errore»; per questo il comunicato diffuso, sempre mercoledì, dal comitato ristretto del consiglio afferma che «i membri del presidium affermano che il professor Winterkorn non aveva alcuna conoscenza della manipolazi­one dei valori delle emissioni » . Tutto dipenderà dagli esiti delle inchieste aperte sul caso, quella interna Vw ma soprattutt­o quella della procura di Braunschwe­ig. Se Winterkorn dovesse in qualche modo risultare a conoscenza dello scandalo dei motori truccati, la liquidazio­ne andrà in fumo. Ieri non sono emerse novità dalla riunione fiume del consiglio di sorveglian­za, e se Winterkorn ha lasciato la carica di amministra­tore delegato della Volkswagen, rimane tuttavia amministra­tore delegato della Porsche SE,la holding del gruppo, e presidente della controllat­a Audi AG (oltre che membro del consiglio di amministra­zione del Bayern Monaco).

Quelle sulla potenziale maxibuonus­cita non sono le prime polemiche sul compenso di Winterkorn, che è il manager più pagato di Germania. Nel 2014, ultimo anno per cui sono disponibil­i i dati, ha guadagnato un totale di 15,8 milioni di euro, di

LA CLASSIFICA L’ex numero uno era il manager tedesco più pagato Il suo compenso 2014 (15,8 milioni) batte Mary Barra ma non Sergio Marchionne

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