Renzi: è una truffa, va punita
Per Il ministro Poletti «effetti minimi» sull’indotto che vale 1,5 miliardi
«Una truffa» più che un disastro ambientale e «l’Italia chiede che sia punita severamente». Così Renzi interviene sul terremoto Volkswagen, argomento di cui il premier ha parlato «direttamente» con la Merkel durante l’ultimo consiglio Ue: «Come governo italiano, e come rappresentante degli italiani posso dire una cosa - ha spiegato ieri sera Renzi - le truffe si combattono sempre qualunque sia il colore e la nazionalità che le fa».
Sul fronte degli effetti sull’indotto per l’Italia il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, prova a minimizzare: «Credo che qualche rimbalzo lo avrà ma fortunatamente l’indotto italiano è fatto anche da altri grandi marchi e produttori». Per Poletti «il mercato dell'auto al momento sta camminando positivamente nel nostro Paese e in Europa. Eventualmente - avverte - ci sarà anche un po’ un mercato di sostituzione».
I numeri comunque sono importanti: l’export delle aziende italiane verso Volkswagen vale - secondo stime Anfia - circa 1,5 miliardi. Una fetta importante dei 5 miliardi di esportazioni complessive del settore componentistica verso la Germania. Con Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna - con la sua motor valley - tra le Regioni più “esposte”. Intanto anche l’Italia si attiva sul fronte dei controlli, a sorpresa, che saranno effettuati su almeno mille automobili diesel di tutti i marchi. Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in attesa dei dati richiesti alla Germania e dentro la procedura europea, si sta attivando per identificare la prossima settimana i criteri per una serie di controlli «efficaci e autorevoli», che verranno effettuati sui mezzi di più largo uso, diesel e di tutti i marchi.