Giovani designer
La prima collezione del post Mariuccia Mandelli è stata affidata a una giovane stilista francese che ha dato un’impronta più occidentale alle linee della collezione del marchio acqusitato dall’imprenditrice cinese che sta puntando al rilancio della griffe
Nella fascia di alta gamma Joeone, il gruppo di Quanzhou creato da Lin Congying, il tycoon che possiede quasi il 60% del capitale sociale della società, compete fieramente nel segmento maschile con Septwolves, una realtà dell'abbigliamento (prevalentemente) maschile nato nella stessa provincia del Fujian.
Joeone, tuttavia, è ancora più radicata nel territorio e ha deciso di rafforzare la parte di ricerca tecnologica sui materiali, un elemento che la contraddistingue anche rispetto ad altre società cinesi.
La pubblicità della casa di Quanzhou è dappertutto in Cina, negli scali aeroportuali, negli shopping mall: ovunque si trova l'immagine di questo gruppo particolarmente apprezzato dai cinesi benestanti che iniziano a riconoscerlo da tempo come un brand apprezzabile. Non è facile né semplice dal punto di vista qualitativo. Ma Joeone ha ormai una riconoscibilità molto forte sul mercato interno che non è affatto normale in Cina.
Quanto alla competizione, è una bella lotta, visto che Septwolves si è addirittura lanciata sui mercati internazionali, una strada per la quale Joeone non è da meno, ma che non è certo dietro l'angolo.
Il logo Joeone, intanto, è stato progettato da un designer molto noto in Cina, Chen Youjian, e trae ispirazione dal numero 9, con un emblema a forma di scudo, che in Cina e per i cinesi evoca determinazione e mascolinità.
Joeone è un vero gigante, vanta quasi 3mila punti vendita in 31 province della Cina, tra cui 645 negozi a gestione diretta.
E ha l'obiettivo – a detta di Lin Congying – «di diventare leader nel mondo dell'abbigliamento maschile, e per dare nuovi contributi al rapido sviluppo dell'industria dell'abbigliamento cinese. “Benevolenza, giustizia,