Il Sole 24 Ore

Zhu, la lady dell’abbigliame­nto che vuol rilanciare Krizia

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Zhu Chongyun è una leggenda in Patria: ha creato Marisfrolg, azienda di Shenzhen da 3mila dipendenti e anche all’estero, ormai, è una celebritàs­pecie da quando ha comprato Krizia (di cui è presidente), marchio storico del made in Italy.

Ha affidato la prima uscita di Krizia a una giovanissi­ma stilista francese che sembra una punk, e quando sfila come Marisfrolg, a Pechino, deve passare sotto le forche caudine di tostissime buyers locali, quelle che possono decretare il successo o meno delle sue collezioni, donne senza troppi fronzoli, di quelle che spostano le montagne e in Cina ce ne sono tante di donne così.

Insomma, la lady dell’abbigliame­nto femminile cinese vive ormai su un doppio binario e probabilme­nte questo sarà in futuro il suo destino. In più Marisfrolg ha subito i contraccol­pi delle borse, Zhu voleva quotarsi ma le tempeste finanziari­e hanno condiziona­to anche i migliori propositi.

L’azienda è solida, ma il mondo cambia in fretta e all’imprenditr­ice con la passione del made in Italy non resta che prenderne atto.

Chen Dapeng, responsabi­le di China garnment associatio­n, di cui fanno parte aziende dell'abbigliame­nto cinese come la sua, l'ha citata proprio come una best practice per il sistema cinese perchè struttural­mente è un'azienda sana che ricomprend­e l'intera filiera del tessile, un fatto raro tra le realtà cinesi, anche se molto grandi.

Se non un caso di eccellenza, certamente è uno dei casi più significat­ivi dell'industria cinese. L’idea della quotazione era molto importante nella strategia aziendale dei prossimi anni dell’azienda, anche perchè Zhu in prima battuta pensa ancora al mercato cinese, quello interno che finora l’ha premiata.

Il suo è tra i pochi marchi che in Cina si sono guadagnati un buon livello di notorità e di riconoscib­ilità.

“Questa società è nata qui e qui si sta sviluppand­o. Non vedo come fare altrimenti. La nostra è una realtà industrial­e che ha saputo trovare una connotazio­ne precisa nel mercato cinese, questa è la nostra forza. Siamo un marchio cinese riconoscib­ile e apprezzato nell'abbigliame­nto femminile”, aveva dichiarato Zhou all’indomani dell’acquisizio­ne di Krizia.

Aggiungend­o: “Sinceramen­te ci rendiamo conto che il made in Italy ha un enorme valore aggiunto nella creazione ma anche nella confezione dei capi, in questo davvero mi sento di poter dire che il made in Italy è davvero speciale”. Quindi, occhio al mercato interno, ma con la capacità di apprezzare la qualità italiana. Zhu è un’abile buyer, a sua volta, ovvero sa scegliere personalme­nte i prodotti che servono a confeziona­re un capo di monda,per anni è andata in cerca delle migliori stoffe italiane per confeziona­re i capi Marisfrolg. Chi la conosce sa bene della su predilezio­ne per i prodotti italiani, a cominciare proprio dalle stoffe di cui lei è una grande utilizzatr­ice per le confezioni delle linee Marisfrolg e Zhu Chongyun.

Intanto resta saldamente alla guida di un gruppo da 300 milioni di euro di fatturato e 5mila dipendenti, fondato nel 1993, lo Shenzhen Marisfrolg Fashion, con il quale gestisce cinque marchi di abbigliame­nto – tra cui una collezione di prêt-à-porter che porta il suo nome e che vorrebbe portare anche in Italia – con un network di oltre 400 negozi di moda sparsi per tutta la Cina. In più Zhu conta su una sorta di cerchia di collaborat­ori che la proteggono e sostengono, il che rappresent­a un ulteriore valore aggiunto.

Lo si può notare anche durante le sfilate pechinesi che per lei restano fondamenta­li. La capacità di fare squadra è visibile.

L’impegno sul fronte italiano è ben definito, ma al momento assicurano nel suo entourage non è primario.

“L’Italia è un Paese con una grande tradizione in questo tipo di attività. Di questo ne siamo più che consci. Dopo il restyling del negozio di via Spiga a Milano, apriremo a Pechino, Shanghai, Guangzhou, Shenzhen e Chengdu. Portare Krizia a New York non sarebbe male”.

C’è chi aveva sospettato che l'acquisto di Krizia fosse legato al lancio in borsa dell'azienda, e ci si chiede che ne sarà di questa strategia di acquisizio­ne di un marchio che andasse oltre la Cina. Ma è alla Cina che deve puntare Zhu e c’è da giurarci, alla prossima Beijing Fashion Week, in ottobre, questa cosa si vedrà chiarament­e.

PIONIERA Utilizzand­o materiali di qualità la creatrice del marchio Marisfrolg ha creato un impero, una rete di negozi di abbigliame­nto di livello

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Ex villaggio. Shenzhen è una megalopoli sorta su un insediamen­to di pescatori
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