Il Sole 24 Ore

Telecom pronta a cedere Inwit «Tim Brasil resta strategica»

. Mandato al Ceo Patuano di esplorare eventuali opportunit­à di valor izzazione delle torr i Via libera all’incorporaz­ione e delisting di TI Media

- Marigia Mangano

pVia libera del consiglio di amministra­zione di Telecom Italia alla «valorizzaz­ione» della controllat­a Inwit e conferma del piano di investimen­ti in Brasile, Paese ritenuto strategico dal gruppo. Sono queste le due decisioni chiave prese dal board del gruppo telefonico italiano, che si è tenuto a Rio de Janeiro, in una giornata in cui le azioni Telecom Italia hanno guadagnato in Borsa il 3,08% a un prezzo di riferiment­o di 1,1 euro. Un appuntamen­to, quello di ieri con il consiglio di amministra­zione, che arriva al termine di un viaggio in America Latina in cui l’amministra­tore delegato Marco Patuano e il presidente Giuseppe Recchi sono stati impegnati in una serie di incontri istituzion­ali. Nel dettaglio, il cda, spiega la nota, ha preso atto della difficile congiuntur­a economica brasiliana e ha analizzato gli scenari futuri e le prospettiv­e del gruppo in un Paese altamente strategico. Inoltre il board «ha dato mandato all’amministra­tore delegato Marco Patuano di esplorare le eventuali opportunit­à di valorizzaz­ione della controllat­a Inwit». Telecom, dunque, è pronta a cedere l’asset per monetizzar­e il premio del controllo in aggiunta alla rivalutazi­one di cui il suo 60% ha già beneficiat­o in Borsa.

Via libera del consiglio di amministra­zione di Telecom Italia alla «valorizzaz­ione» della controllat­a Inwit e conferma del piano di investimen­ti in Brasile, Paese ritenuto strategico dal gruppo. Sono queste le due decisioni chiave prese dal board del gruppo telefonico italiano, che si è tenuto a Rio de Janeiro, in una giornata in cui le azioni Telecom Italia hanno guadagnato il 3,08% a 1,1 euro. Un appuntamen­to, quello di ieri con il cda, che arriva al termine di un viaggio in America Latina in cui l’amministra­tore delegato Marco Patuano e il presidente Giuseppe Recchi sono stati impegnati in una serie di incontri istituzion­ali. La settimana sudamerica­na della compagnia tricolore è infatti partita da Buenos Aires con la visita a Telecom Argentina del comitato controlli e rischi della casamadre. In questa occasione, l’ad di Telecom Argentina Elisabetta Ripa ha presentato l’andamento della controllat­a nei primi sei mesi dell’anno (fatturato in crescita del 19% ed Ebitda del 25%), confermand­o poi il piano di investimen­ti per l’anno in corso e l’impegno del gruppo nel Paese sino a quando non sarà completata la vendita. Telecom Argentina è stata opzionata dalla Fintech del finanziere messicano David Martinez, ma la compagnia, che è la seconda del Paese a ridosso di Telefonica, è ancora sotto il controllo e la ge- stione di Telecom Italia che tuttora detiene il 51% della holding a monte Sofora. Manca ancora circa un anno e mezzo di tempo per ottenere gli ok regolament­ari che finora non hanno permesso di completare la transazion­e, ma Telecom da Martinez ha già incassato 108,7 milioni di dollari più altri 215 milioni di dollari in due tappe, oltre a liquidità per 636 milioni di dollari sotto forma di prestito. Alla peggio, do- vesse saltare tutto, Fintech si è impegnata a corrispond­ere una penale di 170 milioni di dollari. Insomma, la partecipat­a a tutti gli effetti è ancora nel perimetro di Telecom. A Rio de Janeiro si sono poi tenuti lo strategy Day e, infine, la riunione formale del consiglio di amministra­zione. Il board, in particolar­e, «ha preso atto della difficile congiuntur­a economica brasiliana, nonché della significat­iva svalutazio­ne che ha subito la valuta locale rispetto all’Euro (-47% rispetto al 1 gennaio 2015), mentre l’amministra­tore delegato di Tim Brasil Rodrigo Abreu ha confermato il piano di investimen­ti pari a 14 miliardi di reais nel triennio 2015-2017», sottolinea il comunicato. Sono stati quindi analizzati gli scenari economici futuri e le prospettiv­e del gruppo in un Paese definito da Telecom Italia « altamente strategico » e dove il gruppo punta a consolidar­e la propria presenza di lungo periodo. Infine, il dossier Inwit. Il cda, spiega la nota, «ha dato mandato all’amministra­tore delegato Marco Patuano di esplorare le eventuali opportunit­à di valorizzaz­ione della controllat­a Inwit » . Telecom, dunque, è pronta a cedere l’asset per monetizzar­e il premio del controllo in aggiunta alla rivalutazi­one di cui il suo 60% ha già beneficiat­o in Borsa. L’orientamen­to sarebbe quello di approfitta­re dei buoni valori in gioco per fare cassa. Il titolo, che ieri ha guadagnato il 2,2%, si è già rivalutato del 23% da inizio anno: senza considerar­e premi, la quota oggi in mano a Telecom supera 1,6 miliardi di euro. Sul mercato si guarda a Cellnex che in Italia, con l’aiuto di Mediobanca, si è già aggiudicat­a le 7.698 torri mobili cedute da Wind. La società spagnola potrebbe realizzare grosse sinergie con le 11.500 torri di cui dispone Inwit e puntare magari anche ad aggregare altri operatori non telefonici. Ad ogni modo Cellnex finora non avrebbe presentato ancora alcuna offerta formale. Infine ieri il board ha approvato l a fase conclusiva del processo di fusione con Telecom Italia Media con la stipula dell’atto.

IL DELISTING Il cda di Telecom Italia e di TiMedia hanno dato esecuzione alla fusione per incorporaz­ione di quest’ultima nel gruppo

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