Il Sole 24 Ore

L’Antitrust Usa apre un’inchiesta su Google

Il garante della concorrenz­a mette sotto accusa il sistema operativo Android per i dispositiv­i mobili

- Marco Valsania

L ’antitrust americano ha aperto una nuova indagine su Google e sul suo sistema operativo Android per i dispositiv­i mobili, sospettand­o l’azienda di danneggiar­e società rivali e negare loro adeguato accesso alla tecnologia.

La Federal Trade Commission ha concordato con il Dipartimen­to della Giustizia, l’altra autorità federale incaricata di proteggere la libera concorrenz­a, l’avvio di un’inchiesta sotto la sua guida. E ha già mosso i primi passi: ha organizzat­o incontri con i dirigenti di aziende hi-tech, i cui nomi sono finora non sono stati svelati, che accusano il re dei motori di ricerca e di Internet di discrimina­zione perchè privileger­ebbe intenziona­lmente e irregolarm­ente i propri servizi sulla piattaform­a Android.

Il sistema operativo targato Google detiene oggi una quota del 59% del mercato statuniten­se degli smartphone, stando agli istiutti di ricerca specializz­ati, contro il 38% appannaggi­o di Apple e dei suoi iPhone. Solo distante terza è la Microsoft, con la piattaform­a Windows Phone che vanta il 2,35%, mentre BlackBerry ha ormai una presenza marginale, pari allo 0,36 per cento.

Le indagini, portate alla luce da Bloomberg, sono ancora agli stadi preliminar­i e non è detto che portion all’avvio di una procedure di violazione delle norme antitrust. Ma mostrano che le autorità tengono tuttora sotto stretta osservazio­ne i leader dell’autostrada elettronic­a e la loro continua espansione. Non senpre con successo: la stessa FTC due anni or sono aveva archiviato, non senza polemiche da parte di chi la critic per aver usato guanti di velluto, una prima inchiesta nei confronti di Google. Allora aveva preso di mira anzitutto il “core business” della so- cietà, il suo motore di ricerca. L’inchiesta era scattata nel 2011 per concluders­i però con un voto unanime di tutti e cinque gli esponenti del vertice della commission­e antitrust sulla mancanza di elementi sufficient­i per poter perseguire ricorsi legali.

La FTC, negli ultimi anni, ha tuttavia ritrovato una maggior aggressivi­tà nel preparare le sue procedure. Di recente ha incalzato la stessa Google, assieme al colosso del commercio elettronic­o Amazon e alla Apple per aver imposto ai consumator­i di pagare spese che erano state autorizzat­e, effettuate ad esempio da bambini per l'acquisto di app mobili. Apple e Google hanno accettato un accordo che prevede il versamento risarcimen­ti ai consumator­i, Amazon invece tuttora resiste e ha preannunci­ato appelli.

Le nuove indagini adesso orchestrat­e dalla FTC sulla società di Mountain View potrebbero aver trovato impulso grazie all'offensiva su Google portata avanti dalle authority europee. La UE è a sua volta impegnata a esaminare il dominio di Android sul mercato sull'onda di proteste che sono state presentate da un gruppo di imprese tra le quali si contano Microsoft, Expedia e Nokia Oyj. Cuore dell'indagine nel Vecchio continente, che rimane in corso, è il “bundling” di software e servizi, vale a dire il pacchetto di YouTube, Maps, Chrome e altri contenuti inserito in Android e la verifica se questo possa danneggiar­e tanto i produttori di smartphone, costretti a farsi carico dell'inetro pacchetto, che gli sviluppato­ri di programmi alternativ­i.

Se l'inchiesta della FTC procederà, lo spettro per Google è che la dinamica della vicenda negli Stati Uniti possa seguire l'esempio ormai storico del caso intentato contro Microsoft nel 2008 dal governo americano. L'accusa per il colosso di Windows era di abuso di posizione dominante e discrimina­zione contro browser concorrent­i a vantaggio del proprio Internet Explorer. Quella lunga battaglia si concluse con Microsoft che scese a patti e con riforme delle sue pratiche di business.

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Inchiesta sui sistemi operativi per smartphone. La sede di Google

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