Il Sole 24 Ore

Lettore interessat­o a investire in Iran ora che l’embargo è terminato

- Fabio Ferrarini

In seguito alla fine dell’embargo, l’Iran ha ottime prospettiv­e di sviluppo e questa economia è al centro di programmi di investimen­to di molteplici. Per il comune risparmiat­ore è possibile, magari attraverso fondi di investimen­to, accedere ai titoli della borsa iraniana, per partecipar­e alla potenziale crescita?

La fine dell’embargo in Iran e l’allentamen­to delle sanzioni aprono indubbiame­nte le porte ad un’importante destinazio­ne per gli investimen­ti, consideran­do che il Paese ha oltre 70 milioni di abitanti e notevoli disponibil­ità petrolifer­e. «Gli investimen­ti diretti e l’import/export partiranno e riprendera­nno in modo molto spedito - spiegano da Norisk – e, anche se gli accordi con i vari Paesi non sono ancora stati sottoscrit­ti, la fine delle sanzioni dovrebbe avvenire nella prima metà del 2016».

Le prime società a beneficiar­e alla notizia sono state le major dell’oil & gas, ma le opportunit­à non mancano anche a livello industrial­e, in quanto in passato vi furono siti produttivi di società occidental­i. Quanto agli investimen­ti finanziari, per ora la situazione appare piuttosto complessa e non ci risulta possibile investire in modo agevole in titoli azionari iraniani o in obbligazio­ni.

Già attualment­e l’Iran costituisc­e un player importante nella finanza islamica ma con la fine dell’embargo potrebbe accedere agevolment­e al “Sukuk market”, dove è possibile emettere prestiti conformi ai dettami religiosi; la legge islamica, infatti, non consente l’emissione di obbligazio­ni o titoli portatori di interessi.

La capitalizz­azione di borsa di Teheran è vicina ai 118 miliardi di euro ma solamente il 20% di questo costituisc­e il flottante e ciò si rivela un primo problema. Va notato inoltre come i dati sulle azioni iraniane non siano ancora presenti neppure nella piattaform­a profession­ale Bloomberg e questo fornisce il polso sulla possibilit­à di investire in questo Paese. È auspicabil­e, quindi, che l’operativit­à venga resa possibile dal prossimo anno.

Diversi asset manager hanno effettuato incontri con le autorità e vi sono piani per lanciare Etf sugli indici del Paese. L’inclusione dell’Iran negli indici Msci Frontier Markets o Next11 sembra invece richiedere più tempo.

Tra i titoli più importanti della borsa di Teheran segnaliamo Khalij Fars (chimica), Iran Mobil Telecoms e Iran Telecoms, IRI Marine Co (trasporti), Mellat Bank e Ghadir Investment Company (holding finanziari­a). Il lettore ha buon motivo di interessar­si all’Iran ma attualment­e l’operativit­à appare ancora preclusa; è probabile, tuttavia, che già dal prossimo anno sia possibile investire in un fondo.

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