Lettore interessato a investire in Iran ora che l’embargo è terminato
In seguito alla fine dell’embargo, l’Iran ha ottime prospettive di sviluppo e questa economia è al centro di programmi di investimento di molteplici. Per il comune risparmiatore è possibile, magari attraverso fondi di investimento, accedere ai titoli della borsa iraniana, per partecipare alla potenziale crescita?
La fine dell’embargo in Iran e l’allentamento delle sanzioni aprono indubbiamente le porte ad un’importante destinazione per gli investimenti, considerando che il Paese ha oltre 70 milioni di abitanti e notevoli disponibilità petrolifere. «Gli investimenti diretti e l’import/export partiranno e riprenderanno in modo molto spedito - spiegano da Norisk – e, anche se gli accordi con i vari Paesi non sono ancora stati sottoscritti, la fine delle sanzioni dovrebbe avvenire nella prima metà del 2016».
Le prime società a beneficiare alla notizia sono state le major dell’oil & gas, ma le opportunità non mancano anche a livello industriale, in quanto in passato vi furono siti produttivi di società occidentali. Quanto agli investimenti finanziari, per ora la situazione appare piuttosto complessa e non ci risulta possibile investire in modo agevole in titoli azionari iraniani o in obbligazioni.
Già attualmente l’Iran costituisce un player importante nella finanza islamica ma con la fine dell’embargo potrebbe accedere agevolmente al “Sukuk market”, dove è possibile emettere prestiti conformi ai dettami religiosi; la legge islamica, infatti, non consente l’emissione di obbligazioni o titoli portatori di interessi.
La capitalizzazione di borsa di Teheran è vicina ai 118 miliardi di euro ma solamente il 20% di questo costituisce il flottante e ciò si rivela un primo problema. Va notato inoltre come i dati sulle azioni iraniane non siano ancora presenti neppure nella piattaforma professionale Bloomberg e questo fornisce il polso sulla possibilità di investire in questo Paese. È auspicabile, quindi, che l’operatività venga resa possibile dal prossimo anno.
Diversi asset manager hanno effettuato incontri con le autorità e vi sono piani per lanciare Etf sugli indici del Paese. L’inclusione dell’Iran negli indici Msci Frontier Markets o Next11 sembra invece richiedere più tempo.
Tra i titoli più importanti della borsa di Teheran segnaliamo Khalij Fars (chimica), Iran Mobil Telecoms e Iran Telecoms, IRI Marine Co (trasporti), Mellat Bank e Ghadir Investment Company (holding finanziaria). Il lettore ha buon motivo di interessarsi all’Iran ma attualmente l’operatività appare ancora preclusa; è probabile, tuttavia, che già dal prossimo anno sia possibile investire in un fondo.