L’84enne scottato con gli Etf chiede consiglio sul da farsi
Con l’articolo di Andrea Gennai di Plus del 29 agosto 2015, mi sono reso conto della mia dabbenaggine. Sono un pensionato di 84 anni e ho inserito pochi mesi fa l’Etc Boost Palladium 2x leverage, con una perdita a oggi del 41%, mentre 1x Saborit non ha subìto flessioni. La banca non aiuta. Vi sarei grato se poteste consigliarmi cosa fare. Attedere e sperare o disfarmi e accettare la perdita. Grazie per una risposta.
Premesso che quando ci si approccia a certi strumenti bisogna farlo con cautela, soprattutto quando l’età anagrafica suggerirebbe riduzione massima dei rischi (se l’obiettivo ovviamente è quello di gestire i risparmi per affrontare con serenità il proprio periodo di vita), facciamo rispondere alla sua richiesta di chiaramente l’autore dell’articolo citato. Possiamo rispondere su due piani. Da un punto di vista strategico è lo stesso lettore a essersi accorto della complessità e dei meccanismi di funzionamento degli strumenti a cui si è approcciato, con valori spesso disallineati rispetto al prezzo della materia prima. L’investimento diretto in derivati legati alle commodity sarebbe molto complesso da parte del risparmiatore. Ecco che arrivano in soccorso gli Etc (legati alle commodity) e gli Etf. Soprattutto negli strumenti a leva, che amplificano l’andamento del sottostante, queste tecnicalità diventano ancora maggiori. Senza dimenticare che le commodity sono quotate in dollari e subisco quindi l’effetto valuta.
Da un punto di vista tattico, i metalli preziosi sono in una fase di pressione sui prezzi complice anche il dollaro forte. Il palladio ha anche rilevanti impieghi industriali e quindi le quotazioni negli ultimi mesi hanno scontato un rallentamento dell’economia globale. Ovviamente aggiungendo che il nostro mestiere non è dare consigli ma spiegare il quadro in cui il risparmiatore si muove.