Il rating etico e il settore automotive
Una reputazione da difendere. Fra i tanti problemi che si sono abbattuti sul gruppo automobilistico Volkswagen, c’è da segnalare il declassamento deciso dalle agenzie di rating etico; una delle più importanti del settore, la francese Vigeo, è stata durissima con l’azienda tedesca che ha forniti dati fasulli sulle emissioni inquinanti di alcuni suoi motori. Il punteggio ( score) assegnato da Vigeo è stato ridotto di 18 punti: da 48/ 100 a 30/ 100 « giudicata una debole performance in ambito Esg ( i parametri ambientali, sociali e di governance, ndr) » . Fra l’altro, nella categoria “ambiente”, viene specificato dall’agenzia di rating etico che « le performance di Volkswagen erano considerate già più basse rispetto ai concorrenti, leader di settore in quest’area, come Peugeot- Citroen, Fiat e Renault » .
E ora? I fondi a responsabilità sociale e i fondi pensione con linee etiche dovranno decidere le vie da intraprendere. L’aver mentito al mercato sulle emissioni inquinanti avrà sicuramente strascichi giudiziari. Allo stesso tempo, tutti sono stati spiazzati da quanto avvenuto vista la reputazione internazionale del gruppo tedesco. Fra i fondi pensione aperti italiani con linee etiche più esposte su Volkswagen c’è Teseo di Reale Mutua: a fine 2014, la linea Sviluppo Etica aveva in portafoglio 1,69% di azioni e la Bilanciata Etica 1,71%. Da Reale Mutua fanno sapere che, già prima dello scandalo, le posizioni erano state ridotte a 1% ( Sviluppo Etica) e a 0,42% ( Bilanciata Etica). « Il titolo Volkswagen – spiegano in Reale Mutua – è stato alienato in seguito all’emersione delle prime indicazioni di stampa sulle note vicende » .
Sotto i riflettori dei fondi comuni e fondi pensione è finito però tutto il settore automotive. « Noi non avevamo azioni Volkswagen per motivi diversi da quelli emersi in questi giorni – fanno sapere in Etica Sgr –. Ma ora visioneremo tutto il comprato automotive assieme al comitato etico e decideremo eventuali disinvestimenti » .