«Più risorse per il contratto» Pubblico impiego in piazza
pDopo 6 annidi blocco dei contratti,la legge di stabilità ha stanziato 300 milioni per il triennio 20162018 peri 3,2 milioni di dipendenti pubblici, considerati una« elemosina» dai sindacati che hanno presentato una piattaforma per 150 euro di aumento, e ieri hanno manifestato a Roma( in 30 mila secondo gli organizzatori) esponendo un fitto cahier de doléance.
Cgil, Cisl e Uil, Confsal e Gilda hanno chiamato a raccolta una ventina di sigle di categoria in rappresentanza dei lavoratori della scuola, della sanità, dei servizi pubblici locali, della sicurezza, dell’università, della ricerca, per puntare l’ indice contro il blocco contrattazione decentrata-dal 2016 non può aumentare di più di quella in vigore nel 2015 e diminuisce in base al pensionamento dei dipendenti - che «appare in contraddizione con gli annunci del governo sul valore della contrattazione di secondo livello». I sindacati denunciano il blocco del turn over ancorato al 25% (ogni 4 dipendenti che escono ne entra 1), insieme alla «sistematica» mancanza di confrontosu temi co melari organizzazione delle Province, o il testo unico Madia che, tra l’ altro, dovrebbe introdurre procedure semplificate per rendere “esigibili” le sanzioni disciplinari e la normativa sul licenziamento per scarso rendimento nella Pa. A surriscaldare il clima contribuisce anche il destino dei 40 mila C oc oc oche dal prossimo1° gennaio non potranno essere rinnovati.
«Se qualcuno pensa di aspettare il 15 dicembre per dire la legge di stabilità è fatta e quelle sono le risorse sbaglia i conti», ha detto dal palco di piazza Venezia la leader della Cgil, Susanna Camusso, «se non si apre il tavolo di appuntamenti unitari ne avremo ancora molti». Camusso ha anche chiamato in causa il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti (venerdì alla Luiss ha detto che l’ora lavoro non può essere l’unico parametro nei contratti ): «Dietro c’è un’idea precisa - ha detto - apparire come Ufo robot per risolvere tutti i problemi dei lavoratori. Poletti non conosce come è fatto il lavoro, il rapporto che c’è tra la fatica e il tempo dei lavori. Vorrei vederlo a tradurre ciò che ha detto nella concretezza del lavoro quotidiano».
La numero uno della Cisl,Ann amari aFurlan, ha ricordato che sul blocco del contratto del pubblico impiego c’è stata anche una sentenza della Corte costituzionale ma« il governo fa finta di non sentire e dopo sei anni offre 5 euro: non c’è dignità in una offerta di questo genere da parte di chi la pone. Si vergogni il governo». Bersaglio di Furlan, il ministro della Funzione pubblica, Marianna Madia :« Pensa con troppa facilità ai licenziamentinel pubblico impiego-ha aggiunto -. Concentri invece l’ attenzione sulla professionalità e con il rinnovo dei contratti ponga le basi per una pubblica amministrazione più efficace ». Non si è esplicitamenteparla todi sciopero generale del pubblico impiego, al quale ha fatto accenno anche il segretario generale della U il, Carmelo Barba gallo, quando ha detto che« senza contratto entro l’anno la prossima manifestazione non sarà né di sabato né di domenica», ricordando che« i sala risono sotto la media europea, mentre il costo del lavoro è sopra la media europea per effetto delle tasse». Critiche al governo anche dal numero uno della Confsal, Marco Paolo Nigi: «Sul lavoro pubblico viene gettato continuo discredito provocando avvilimento e un sempre più forte senso d’ ingiustizia. Basti dire che il rinnovo contrattuale è atteso da 74 mesi».
POSIZIONI DISTANTI «Il governo ha proposto un aumento di 5 euro», i sindacati ne chiedono 150 Camusso attacca Poletti: vuole fare Ufo Robot