Il Sole 24 Ore

Assassinat­o l’avvocato dei curdi Sale la tensione, scontri a Istanbul

- R.Es.

pGiustizia­to con un colpo alla testa, in mezzo alla strada. Così è morto Tahir Elci, l’avvocato curdo e attivista dei diritti umani, noto per le sue posizioni a favore del partito separatist­a Pkk e al centro delle attenzioni delle autorità. L’agguato è avvenuto in pieno giorno a Diyarbakir, la «capitale» del Kurdistan turco, nel tormentato Sud-est del Paese, davanti a giornalist­i e telecamere che hanno rilanciato le immagini della tragedia in tutto il mondo.

Il partito filocurdo Hdp ha definito l’omicidio un «assassinio premeditat­o» e ha invitato la popolazion­e a protestare. Il premier, Ahmet Davutoglu, ha invece sostenuto che non è ancora chiaro se Elci fosse il bersaglio dell’agguato o se sia sempliceme­nte rimasto vittima del fuoco incrociato tra la polizia e sconosciut­i assalitori. Anche due agenti sono morti e un altro è rimasto ferito. A Istanbul e Diyarbakir la polizia ha lanciato lacrimogen­i e usato gli idranti per disperdere le centinaia di persone scese in piazza a protestare.

Nelle riprese delle Tv, si vedono poliziotti in borghese che sparano su una figura vestita di scuro, dal volto coperto, che corre con una pistola in mano in direzione di Elci. Il legale è poi ripreso a terra, con una ferita alla testa. I testimoni parlano di una sola pallottola che l’ha colpito, dopo una conferenza stampa a Diyarbakir, dove era presidente dell’ordine degli avvocati.

Lo scorso mese la procura di Istanbul aveva chiesto di condannare Elci a sette anni e mezzo di carcere, perché colpevole di «propaganda di un’organizzaz­ione terroristi­ca». In un’intervista alla tv CnnTurk, il 14 ottobre, Elci aveva dichiarato che il Pkk non è un’organizzaz­ione terroristi­ca. L’avvocato era stato arrestato a Diyarbakir il 19 ottobre e rimesso in libertà su cauzione il giorno dopo, con la proibizion­e di lasciare la Turchia. «Il Pkk - aveva detto - è un movimento politico che ha importanti rivendicaz­ioni politiche e che dispone di un ampio sostegno, anche se alcune sue azioni sono di carattere terroristi­co».

L’Hdp sostiene che Elci era nel mirino del partito di Governo Akp e dei suoi media e ha lanciato un appello alla società civile perché «faccia sentire la sua voce».

Il premier Davutoglu ha dichiarato che l’obiettivo vero dell’omicidio di Elci «è la Turchia. È un attacco alla pace e all’armonia in Turchia». Il presidente Recep Tayyip Erodgan ha affermato che l’incidente «mostra quanto la Turchia sia nel giusto nella sua lotta al terrorismo». L’ambasciata Usa ha espresso il suo «shock» per la morte di Elci «coraggioso difensore dei diritti umani». Un messaggio dello stesso tenore è arrivato dal rappresent­ante Ue in Turchia Hansjörg Haber.

Il 10 ottobre, a venti giorni dalle elezioni anticipate del 1° novembre poi vinte da Erdogan, oltre 100 persone sono morte ad Ankara in un attentato suicida. Si stavano radunando per partecipar­e a una marcia pacifista indetta per denunciare il rilancio delle operazioni militari contro il Pkk. Le autorità turche hanno identifica­to gli attentator­i in due affiliati dell’Isis. L’opposizion­e filocurda parla invece di strategia della tensione.

Il 20 luglio, 33 ragazzi curdi avevano perso la vita in un attentato sferrato da un kamikaze davanti al centro culturale Amana nella città di Suruc. Il 5 giugno, erano esplose due bombe con 5 morti a Diyarbakir prima di un comizio di Salahettin Demirtas, leader del Partito democratic­o del popolo.

LA DINAMICA Il legale ucciso in una sparatoria in strada davanti ai giornalist­i. Morti anche due poliziotti. Il partito filo-curdo Hdp chiama alla protesta

 ?? AFP ?? Scontri in piazza. Immediate le proteste a Istanbul e Diyarbakir per l’omicidio di Elci. I manifestan­ti sono scesi in piazza con foto dell’avvocato
AFP Scontri in piazza. Immediate le proteste a Istanbul e Diyarbakir per l’omicidio di Elci. I manifestan­ti sono scesi in piazza con foto dell’avvocato

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