Il Sole 24 Ore

Il primo marchio Igp del territorio

- V. V.

pUn tempo era conosciuta come Pastificio Olimpia Afeltra dove, negli anni ’60 lavorava Ottavio Moccia. Il pastificio Afeltra sta per chiudere per assenza di successori quando, nel 1970 il nipote di Ottavio, Mario, rileva dalla famiglia Afeltra l’intera società, rimoderna la fabbrica e avvia la produzione, guadagnand­osi subito il premio Berlino. Ma un male improvviso e letale gli impedisce di ritirarlo. Sua moglie Annamaria prende le redini dell’impresa.

Il ’94, dopo l’ingresso di soci, è l’anno della vendita dello storico pastificio. I Moccia, madre e figli, avviano una nuova attività nella grande distribuzi­one e, successiva­mente, diventano soci di Multicedi, la piattaform­a distributi­va dei supermerca­ti Decò, ormai molto ramificati n Campania, ed ha la piena titolarità dei due supermerca­ti di Capri.

Ma l’amore per la tradizione familiare li spinge nel 2007 a rifondare il pastificio. Così costruisco­no e avviano un impianto ex novo. Oggi l’azienda “La Fabbrica della Pasta di Gragnano” è guidata dai fratelli Ciro, Antonino, Marianna e Susanna Moccia, quest’ultima presidente dei Giovani di Confindust­ria Napoli. Nel pastificio che sorge nel centro storico della cittadina sotto i Monti Lattari, il ciclo di produzione della pasta è ancor oggi quello della tradizione, basato su una lavorazion­e artigianal­e che richiede tempo, soprattutt­o nella fase dell’asciugatur­a. Come si faceva sin dall’esordio: tre generazion­i di pastai fa. I giovani Moccia imprimono un’ accelerazi­one. Nel 2012 la Fabbrica della pasta è la prima ad avere il riconoscim­ento Igp. Poi inventano i nuovi formati che l’estate scorsa hanno anche presentato a Expo, nel Padiglione Italia in rappresent­anza della Campania. La gnocca rappresent­a l’undicesimo brevetto, la caccavella il primo, il curniciell­o, e così via: sono formati che consentono anche di sperimenta­re strategie di marketing inusuali per il settore, come le confezioni di monoporzio­ni, oppure pasta con kit per cucinarla, o infine con condimenti e ricette dei grandi chef.

Oggi la Fabbrica della Pasta di Gragnano, con 70 dipendenti diretti e altrettant­i stagionali, realizza una produzione da quasi 10 milioni di fatturato che vende per il 70% all’estero (Europa, Brasile, Giappone Israele e Australia). In Italia la pasta dei fratelli Moccia viene distribuit­a soprattutt­o presso ristoranti di qualità, è venduta negli Autogrill, e in piccola, ma crescente, quota è destinata al mercato casalingo. Di recente, La Fabbrica della Pasta ha siglato un importante patto di collaboraz­ione con l’azienda piemontese Cuki, per la distribuzi­one sul mercato nazionale e internazio­nale di un nuovo prodotto “Lasagne... subito in forno!”.

Ma non finiscono qui le attività dei fratelli Moccia. Solo a fine luglio scorso Ciro Moccia è stato eletto presidente del Nuovo consorzio per la tutela della Pasta di Gragnano Igp, incarico che raccoglie con entusiasmo impegnando­si a aggregare quanti più produttori possibili per promuovere insieme la pasta Igp e la città.

La rinata produzione di pasta (totalmente finita o ridotta a poco negli anni ’90) sta mettendo in moto anche un processo di rigenerazi­one urbana ed economica della cittadina campana. Gli stessi fratelli Moccia, proprio all’inizio dell’estate scorsa, come altri pastai locali, hanno inaugurato anche La Locanda della Pasta, un ristorante annesso al pastificio in cui è possibile gustare le proprie produzioni.

PASTA SIMBOLO Guidata dai quattro fratelli Moccia, la Fabbrica della Pasta ha rappresent­ato la Campania all’Expo

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