Il Sole 24 Ore

Aperta la Rampa Imperiale C

- – M. Car. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

ome accedevano gli imperatori al Palazzo Imperiale in cima al Palatino? Semplice: usavano una grande Rampa, la stessa che ora tutti possiamo percorrere grazie al suo recente restauro e alla conseguent­e apertura al pubblico. Edificata nel I secolo d.C. sotto il regno di Domiziano, questa colossale struttura collegava il Foro con il centro del potere monarchico. Dunque la Rampa Imperiale non era un semplice collegamen­to tra quote diverse ma un passaggio altamente simbolico verso il Divus che abitava in cima. Il dislivello da coprire era di 35 metri (pari a un palazzo di 10 piani). La struttura si componeva di sette salite e sei tornanti per un percorso complessiv­o di 300 metri. Oggi si conservano solo quattro salite che coprono 170 metri. Si ritiene che mancanza di parte della Rampa sia dovuta al terremoto che colpì Roma nel IX secolo e che causò verosimilm­ente il crollo delle strutture sul lato occidental­e di Palatino. La Rampa venne riscoperta nel 1900 da Giacomo Boni a seguito dell’ abbattimen­to della chiesa di S. Maria Liberatric­e. Anche alcuni ambienti interni della Rampa vennero trasformat­i in età medievale in luoghi di culto, come l’Oratorio dei Quaranta (oggi nuovamente accessibil­e al pubblico) e la chiesa di S. Maria Antiqua (che aprirà i battenti in primavera). Sottoposta a restauro dal 2009, la Rampa ha restituito molti frammenti architetto­nici e alcune sculture ora esposti in una mostra dedicata al recupero. Per l’occasione la casa editrice Electa ha pubblico un libro dal titolo La Rampa Imperiale. Scavi e restauri tra Foro Romano e Palatino (a cura di P. Fortini, pagg. 214, sip) che documenta in dettaglio il lavoro compiuto per far rivivere l’emozione di “ascendere” come gli imperatori al Palazzo sul Palatino.

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