Il Sole 24 Ore

La mappa mondiale del terrore

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DOVE COLPISCONO GLI ATTENTATI

La mappa riprodotta qui a sinistra mostra la distribuzi­one geografica degli attacchi terrristic­i nel mondo. I diversi colori indicano anche l'intensità di questi attacchi, definita come la media ponderata del numero di morti e feriti che ne sono seguiti. Il rosso – l'intensità più elevata – si ritrova nel Medio Oriente, in Pakistan/Afghanista­n e in Nigeria. Come si vede, malgrado le angosciant­i cronache di questi giorni con gli attentati che hanno colpito al cuore la Francia, i Paesi occidental­i sono stati colpiti di meno, anche se il primato, in termini di intensità, va all'episodio delle Torri gemelle nella New York dell’11 settembre 2001. Le aree più pericolose sono l’Africa, il Medio Oriente, alcune delle ex repubblich­e dell’Urss, il sub-continente indiano e, nell’America Latina, la Colombia e il Perù. Le motivazion­i sono le più varie: rivendicaz­ioni territoria­li, rivalità etniche, guerre religiose... Il fattore comune è il credere che non ci siano altre vie per combattere il nemico, se non infliggere terrore attraverso il massacro di civili innocenti. O di creare instabilit­à per permettere a gruppi di potere o a gruppi di interesse di prendere il comando con la forza e di imporre regole di stampo autoritari­o, spesso mascherate da precetti di natura religiosa.

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Fonte: Global terrorism database

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