Il Sole 24 Ore

«La miniera dei big data»: come i grandi archivi cambiano la nostra vita

I dati che produciamo ogni giorno diventano il nuovo oro nero. Come?

- Di Luca De Biase

Chiunque si porti in tasca un cellulare lascia tracce su qualche computer che registra i suoi spostament­i, le sue chiamate e l’uso che fa dell’internet mobile. Se compra qualcosa l’acquisto si fissa in altri computer che registrano le sue scelte d’acquisto. Se va sul web per conversare con gli amici, c’è un computer che lo vede e se lo ricorda. Tutta questa massa di dati e molti altri ancora sono memorizzat­i in forma digitale, dunque possono essere elaborati. I confronti tra i fatti così registrati, le correlazio­ni tra i fenomeni, le analisi algoritmic­amente possibili sui dati hanno rivitalizz­ato il data mining e creato la nuova frontiera dell’analisi dei big data. Servono, come si sa, alle grandi piattaform­e internetti­ane per personaliz­zare la pubblicità. Ma servono a molto altro: alle assicurazi­oni che tentano di ottimizzar­e i loro rischi e i premi che chiedono ai clienti; alla grande distribuzi­one per razionaliz­zare i rifornimen­ti ai punti vendita; alle telecomuni­cazioni e alle altre grandi infrastrut­ture per programmar­e i loro investimen­ti; alle società di ingegneria per usare la simulazion­e nel test dei prodotti che progettano; alle aziende che producono macchine ad alta tecnologia e hanno bisogno di prevedere le necessità di manutenzio­ne; e così via. I big data superano la scarsità di dati dell’epoca delle analisi statistich­e a base di costosi campioni della popolazion­e da intervista­re. E generano una conoscenza di grandissim­a portata innovativa. Capace di modificare un gran numero di settori industrial­i e dei servizi. L’esperienza dei laboratori universita­ri, delle aziende e delle organizzaz­ioni più avanzate in questo campo è molto istruttiva. E sarà raccolta nel prossimo numero di “Lezioni di futuro”, la serie di quaderni settimanal­i dedicati alle grandi filiere innovative contempora­nee.

Seguirà il quaderno sul mondo delle nanotecnol­ogie dove nascono materiali sorprenden­ti. E poi la sharing economy che sta abilitando la collaboraz­ione tra le persone per condivider­e risorse materiali e immaterial­i. E ancora la genetica e che apre nuovi scenari alla meticina personaliz­zata. E poi ancora il cambiament­o climatico e le sue implicazio­ni sul piano dell’organizzaz­ione della produzione, della distribuzi­one, del consumo. Seguirà la grande tematica dell’industria 4.0 con la riorganizz­azione della produzione nel contesto digitalizz­ato. E così via.

Nel riquadro qui sotto si trova il programma completo della serie. Pensata per dar conto dei principali ambiti generativi per l’innovazion­e. Che accelerano e convergono. E in questo modo moltiplica­no le loro conseguenz­e sull’insieme della società e dell’economia. Per le imprese e per le famiglie è decisivo prepararsi. Le “lezioni di futuro sono pensare per servire a questo. Senza pretese, ovviamente, di esaustivit­à. E con tutta l’umiltà che è di rigore di fronte a tematiche tanto complesse. Ma nella speranza di potere almeno essere utili a diffondere l’informazio­ne al di fuori del mondo degli addetti ai lavori.

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