Linkem si fa strada con i fondi
capacità d’attrazione di investimenti internazionali da parte del mercato italiano viaggia ora anche alla velocità della banda larga.
Le telecomunicazioni high speed e per trasmissioni di dati, fulcro delle nuove frontiere tecnologiche di sviluppo, sono il terreno d’azione di Linkem, operatore wireless che ha ormai la capacità di servire buona parte del territorio del Paese grazie a una scommessa, tra capitali già impegnati e futuri, pari a 600 milioni di dollari.
Un operatore, Linkem, che ha quali soci di riferimento una coppia di influenti fondi statunitensi, vale a dire Ramius, braccio specializzato negli strumenti alternativi del Cowen Group di Peter Cohen, ex top executive di Lehman, e Leucadia.
La partita di Linkem, accanto alla tecnologia, viene giocata con la chiave della competitività, da sempre cara agli americani, al cospetto di nuove aperture del mercato. Cohen, in un’intervista a Radio24, ha recentemente sottolineato di essere convinto che il progetto sia «competitivo anche in zone rurali, a costi che sono una frazione rispetto a quelli stanziati dal governo». Il test per l’alternativa wireless alla fibra ottica arriverà però solo da qualità e stabilità del servizio, dove sono state segnalate alcune sfide.
Nell’insieme, Peter Cohen – la cui esperienza nel settore delle telecomunicazioni italiane risale ai suoi anni ai vertici di Lehman e ad operazioni che vanno dal lancio di Omnitel alla privatizzazione di Telecom Italia – vede comunque «sinergie con una strategia nazionale che vuole dotare l’ultimo miglio di fibra ottica».
È in questo quadro che Linkem ha deciso di perseguire l’obiettivo di coprire nell’arco dei prossimi anni l’intera popolazione, fino a raddoppiare un raggio d’azione che al momento raggiunge il 55 per cento.
Per completare la mossa nel broadband, un investimento che finora è stato calcolato in 400 milioni di dollari dovrebbe essere seguito, nel giro dei prossimi anni, da ulteriori iniezioni di 200 milioni.
Nel processo di pianificazione e investimento iniziato dal 2008 la Linkem, sostenuta dagli investitori americani, ha messo in campo una squadra di management italiana, guidata dall’amministratore delegato Davide Rota, e ha generato a oggi 300 posti di lavoro. Senza contare un indotto che ha fatto lievitare l’impatto occupazionale complessivo a circa mille nuovi impieghi.
LA STRATEGIA Coprire nell’arco dei prossimi anni l’intera popolazione, fino a raddoppiare un raggio d’azione che al momento raggiunge il 55 per cento