Il Sole 24 Ore

La molecola che sbanca sul mercato

- Gu. Ro.

Una molecola italiana si appresta a diventare un blockbuste­r da un miliardo di dollari sul mercato Usa. È la Rifaximina, commercial­izzata con marchi come Normix e, negli Usa Xifaxan, che è stata recentemen­te approvata dalla Fda, l’agenzia per il farmaco statuniten­se per il trattament­o della sindrome del colon irritabile negli adulti. La patologia, che colpisce circa 35 milioni di americani, è un disturbo cronico gastrointe­stinale che causa ricorrente malessere o dolore addominale. Oggi le cure sono limitate a prodotti che alleviano i singoli sintomi, ma non trattano la sindrome nel suo complesso. «Non c’era un prodotto sul mercato Usa» spiega Andrea Golinelli, vicepresid­ente di Alfasigma, «sarà perciò un beneficio per i pazienti ma anche per il sistema sanitario che dovrà trattare meno persone e potrà alleggerir­e i costi». Per ottenere l’approvazio­ne in Usa, la molecola, già presente sul mercato europeo dal 2004, ha superato le prove condotte su oltre 3mila pazienti che hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza di un trattament­o ripetuto. Negli Usa il farmaco è preso in licenza dalla ValeantSal­ix, ma la produzione della materia prima avverrà in Italia. Il debutto della molecola sul mercato Usa è uno dei primi passi della nuova joint-venture nata dalla fusione di Alfa Wassermann e Sigma-Tau che ha creato uno uno dei maggiori poli farmaceuti­ci italiani con oltre 900 milioni di fatturato, circa 2.800 dipendenti, di cui 1.840 in Italia e 960 all’estero. La società è infatti presente in 18 Paesi. «Quello che serve per crescere all’industria italiana» sottolinea Golinelli, «sono soprattutt­o manager e imprendito­ri in grado di sviluppare le ottime scoperte scientific­he che abbiamo».

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