Il Sole 24 Ore

Congedi a ore, le regole per la Pa

- Tiziano Grandelli Mirco Zamberlan

L a Gestione dipendenti pubblici dell’Inps fornisce nuove indicazion­i in ordine alla fruizione del congedo parentale ad ore, come previsto dal decreto attuativo del Jobs Act, nonché sulle modalità di comunicazi­one all’istituto di previdenza stesso dei predetti periodi ai fini del riconoscim­ento della contribuzi­one figurativa.

Il decreto legislativ­o 81/15 riconosce ai genitori la possibilit­à di fruire del congedo parentale a giorni ovvero ad ore, la cui durata, in assenza di contrattaz­ione collettiva in merito, deve coincidere con la metà dell’orario medio giornalier­o del mese precedente l’inizio del congedo stesso. In sostanza, per i dipendenti pubblici il cui orario è articolato su ciqnue giorni la settimana, la durata dell’assenza dovrà essere pari a 3 ore e 36 minuti, risultanti dalle 36 ore settimanal­i divise per i 5 giorni lavorativi la settimana e ulteriorme­nte divise per due. Analoga- mente, per i lavoratori che prestano servizio su 6 giorni la settimana, il congedo ad ore deve essere pari a 3 ore giornalier­e.

Con la circolare 40 del 23 febbraio, l’Inps chiarisce come i periodi debbano essere correttame­nte comunicati al fine dell’accredito della contribuzi­one figurativa. Innanzitut­to viene specificat­o che i destinatar­i della norma non sono solo le pubbliche amministra­zioni di cui all’articolo 1, comma 2 del decreto legislativ­o 165/01 (escluso, per previsione normativa, il comparto sicurezza e difesa e quello dei vigili del fuoco e soccorso pubblico) ma le istruzioni devono essere applicate anche da tutti i datori di lavoro che abbiano dipendenti iscritti alla gestione pubblica. Ne sono un esempio le fondazioni derivanti dalla trasformaz­ioni delle ex Ipab, i cui lavoratori abbiano optato per il mantenimen­to dell’iscrizione al soppresso Inpdap. Tecnicamen­te, in sede di predisposi­zione del flusso Uniemens – ListaPosPA, è necessario compilare un quadro V1, causale 7, codice motivo utilizzo 8, con i nuovi tipo servizio, diversific­ati in base alla tipologia di congedo (con retribuzio­ne ridotta o senza retribuzio­ne) ovvero alla natura retributiv­a (stipendio ordinario o tredicesim­a). La percentual­e è calcolata dividendo il totale delle ore fruite a titolo di congedo parentale su base oraria per l’orario medio giornalier­o, come sopra indicato, e moltiplica­ndo il risultato per 1000. Non necessaria­mente la percentual­e deve corrispond­ere a giorni interi, anche se il numero da indicare nell’Uniemens deve essere arrotondat­o all’unità.

CURE PARENTALI I lavoratori impegnati su cinque giorni alla settimana potranno assentarsi per tre ore e 36 minuti

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