Impasse Bertolaso, Marchini lancia la sfida
Salvini ha accettato la consultazione sull’ex capo della protezione civile ma resta freddo - L’imprenditore apre la campagna elettorale all’attacco
«Fa tenerezza questo Bertolaso che si chiude nella sua stanza e fa telefonare da papà Silvio per difenderlo. Se vuoi una leadership devi conquistartela». È sarcastico Alfio Marchini. Nel giorno di apertura della sua campagna elettorale, l’imprenditore romano, «né di destra né di sinistra», lancia una stilettata al candidato di Silvio Berlusconi. All’indomani della conferma di Bertolaso da parte del Cavaliere, a tenere banco resta infatti la divisione nel centrodestra che secondo i più maliziosi non sarebbe altro che una nuova versione del Patto del Nazareno, ovvero un modo indiretto per aiutare il premier a portare al ballottaggio nella Capitale il candidato del Pd.
Matteo Salvini continua a ripetere (lo ha fatto dopo le dichiarazioni di Berlusconi) che Bertolaso non è il suo candidato. Detto questo ha però accettato il compromesso offertogli dall’ex premier: niente primarie ma una consultazione popolare ai gaze- bo il 19 e 20 marzo sul solo Bertolaso. C’è da vedere se anche questa volta non ci saranno ripensamenti. Il leader della Lega inizialmente aveva detto «sì» all’ex Capo della protezione civile salvo poi fare dietrofront dopo le uscite di Bertolaso sui Rom. Salvini per alcuni giorni era stato davvero tentato di far saltare il banco. Per questo aveva dato il via libera alle miniprimarie della Lega svoltesi lo scorso weekend e che si sono concluse con la sconfitta di Bertolaso giunto quarto dopo Marchini, Pivetti e Storace. Berlusconi però è stato categorico: «Su Bertolaso avevi dato la tua parola e ora non puoi rimangiartela». Di qui il compro- messo sul referendum proBertolaso del 19 marzo corredato anche dalla convinzione di Berlusconi di poter riportare Storace (e i suoi voti) nell’alleanza del centrodestra. Operazione simile a quella realizzata in Puglia dove ha strappato Adriana Poli Bortone a FdI, Storace però non sembra interessato. Lo si capirà meglio oggi, in occasione dell’apertura della campagna elettorale del leader de La Destra.
E Giorgia Meloni? La presidente di Fdi, su cui si era nuovamente scatenato un pressing per la sua candidatura, conferma l’appoggio a Bertolaso ma chiede che la vicenda si chiuda entro una settimana. «Ben vengano anche i gazebo per decidere definitivamente sulla candidatura di Guido Bertolaso, ma che si facciano subito, tra una settimana al massimo».
Bertolaso intanto va avanti. L’ex Capo della protezione civile si sente a tutti gli effetti il candidato della coalizione e non sembra preoccupato dalla freddezza del leader della Lega nei suoi confronti: «Siamo in democra- zia, quello che è importante è che Salvini abbia comunque approvato questa procedura della consultazione. Poi, andando avanti con i programmi che presenteremo e con il confronto che spero di avere presto anche con lui smusseremo tutti gli angoli acuti. Salvini è una persona molto intelligente e molto attenta anche ai problemi di Roma».
Anche Marchini tira dritto. Ieri all’Auditorium della Conciliazione ha presentato il suo programma di sindaco: «Mi chiedono se sono di sinistra o destra e con chi vado, ma io dico che bisogna costruire una nuova identità perché siamo tutti ex di qualcosa: chi di sinistra, chi democristiano, chi del movimento sociale e chi ha votato i repubblicani come me». L’imprenditore ha il sostegno anche di una parte dell’ex Pdl, dai fittiani, all’Ncd e anche ex Ncd come Andrea Augello e Gaetano Quagliariello che ieri ha presieduto la prima conferenza nazionale di Idea dove oggi interverrà Marchini.
I VOTI DI STORACE Berlusconi ha assicurato agli alleati che alla fine Storace convergerà sul loro candidato ma il leader della Destra non sembra intenzionato a cedere