Il Sole 24 Ore

La precompila­ta fa il pieno di dati

Le Entrate prepareran­no 30 milioni di modelli tra il 730 e il nuovo Unico online

- Giovanni Parente

Il cerchio sta per chiudersi. Il tassello più importante per consentire al Fisco di precompila­re la dichiarazi­one dei redditi 2016 sta per arrivare. Domani 7 marzo è l’ultimo giorno per i sostituti d’imposta, tradotto in termini più semplici datori di lavoro ed enti previdenzi­ali, per trasmetter­e le certificaz­ioni uniche: si tratta delle eredi del vecchio Cud che sono state consegnate in forma cartacea o elettronic­a a lavoratori e pensionati entro fine febbraio e che ora dovranno essere inviate in via telematica alle Entrate.

Un flusso che si aggiunge alle informazio­ni già trasmesse da quelli che vengono definiti in gergo tecnico «soggetti terzi» (banche, assicurazi­oni e da quest’anno anche medici, università, esercenti di onoranze funebri) e che riguardano, invece, il lato spese che danno diritto a deduzioni dal reddito imponibile o detrazioni dall’imposta. Un pacchetto rilevante (tanto per fare un paragone di questi giorni lo scorso anno l’Agenzia aveva già ricevuto 19 milioni di certificaz­ioni uniche e oltre 100 milioni di operazioni utili a calcolare gli sconti fiscali) che servirà non soltanto per il 730. Già, perché l’area delle dichiarazi­oni dei redditi già predispost­e dall’Agenzia sta per allargarsi con l’arrivo anche di Unico persone fisiche precompila­to. A conti fatti quindi si tratterà di preparare circa 30 milioni di dichiarazi­oni dei redditi (20 milioni di modelli 730 a cui si aggiungono i 10 milioni di Unico). In pratica, attraverso le chiavi di accesso all’area riservata del sito delle En- trate (credenzial­i Fisconline o Pin dispositiv­o Inps), il contribuen­te dal prossimo 15 aprile si troverà di fronte alla possibilit­à di percorrere la strada del 730 o di Unico. Naturalmen­te ci sono casi in cui il 730 è, di fatto, inaccessib­ile: uno dei principali è legato al fatto che il soggetto interessat­o ha una partita Iva e quindi giocoforza è tenuto a presentare il modello Unico. Chi, invece, può effettivam­ente scegliere alternativ­amente tra i due modelli deve considerar­e alcuni aspetti. In primo luogo, quelli finanziari: solo il 730 (da inviare entro il 7 luglio alle Entrate) consente – ad eccezione dei casi in cui sono previsti controlli preventivi – di avere l’eventuale rimborso Irpef in busta paga già a partire dalla prossima estate. In secondo luogo, c’è la questione delle tutele previste per chi accetta senza modifiche il prospetto preparato dalle Entrate: l’esonero dai controlli formali vale, infatti, soltanto per il 730.

Del resto, pur in presenza di una base di dati in comune, al modello Unico precompila­to mancherann­o giocoforza tutta una serie di informazio­ni: dai redditi esteri a quelli da partecipaz­ione, dai redditi d’impresa a quelli da lavoro autonomo. Anche per semplifica­re la vita ai sostituti d’impo- sta, infatti, i redditi d’impresa e di lavoro autonomo non occasional­e, in base a quanto chiarito dall’Agenzia nell’ultima edizione di Telefisco, potranno anche quest’anno essere trasmessi senza che scattino sanzioni entro il termine per l’invio del modello 770 (la scadenza 2016 è il 1° agosto).

Tuttavia, grazie anche all’allargamen­to delle nuove spese arrivate quest’anno per la prima volta, si stima che il modello dovrebbe essere comunque precompila­to circa per l’80 per cento. Non bisogna dimenticar­e comunque che i contribuen­ti hano ancora l’opportunit­à di opporsi all’inseriment­o di una serie di informazio­ni nella precompila­to. Per effetto della proroga di nove giorni concessa agli operatori del settore, la possibilit­à di comunicare il rifiuto all’utilizzo delle spese sanitarie del 2015 potrà essere esercitata fino a mercoledì 9 marzo, accedendo all’area autenticat­a del sito web del Sistema tessera sanitaria (www.sistemats.it). Stesso discorso, anche se con modalità, differenti per le spese universita­rie, che nella generalità dei casi interesser­anno i genitori dei figli ancora fiscalment­e a carico iscritti agli atenei. In questa circostanz­a, l’opposizion­e potrà essere manifestan­do compilando un modello ad hoc e inviandolo via mail o via fax direttamen­te all’agenzia delle Entrate entro lunedì 21 marzo. Quindi a partire dal giorno successivo, l’Agenzia avrà chiaro tutto il quadro dell’enorme mole di dati disponibil­i per predisporr­e le dichiarazi­oni precompila­te da mettere a disposizio­ne entro il prossimo 15 aprile.

LO STOP ALL’INSERIMENT­O I contribuen­ti possono ancora chiedere di non utilizzare le comunicazi­oni arrivate sulle spese sanitarie e quelle universita­rie

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy