Il Sole 24 Ore

I controlli prima dell’invio

- A CURA DI Mario Cerofolini

1 IL CODICE FISCALE

• Da quest’anno la certificaz­ione unica ha carattere dichiarati­vo per cui è prevista l’obbligator­ietà dell’indicazion­e del codice fiscale in ogni caso, anche per i soggetti residenti all’estero

• È obbligator­io riportare sempre il codice fiscale del coniuge del sostituito anche se non a carico, nella sezione destinata all’indicazion­e dei familiari

2 LA QUOTA DI TFR

• Da quest’anno per i lavoratori dipendenti del settore privato con un rapporto di lavoro in essere da almeno sei mesi è necessario indicare nella sezione «Altri dati» la liquidazio­ne mensile del Tfr come parte integrante della retribuzio­ne (Quir)

• Tale quota non è rilevante ai fini per il superament­o dei limiti di reddito complessiv­o per il bonus Irpef degli 80 euro (articolo 13, comma 1-bis, del Tuir)

3 REDDITI DA LAVORO DIPENDENTE

• La casella relativa ai redditi di lavoro dipendente è stata sdoppiata per dare distinta evidenza di quanto erogato in relazione a rapporti di lavoro a tempo indetermin­ato rispetto a eventuali erogazioni per rapporti a tempo determinat­o

• Nei casi di certificaz­ioni contenenti entrambe le tipologie di rapporto non è più necessario predisporr­e il «multi-modulo»

4 GLI INVII OLTRE IL TERMINE

• Si consideran­o tempestive le certificaz­ioni uniche trasmesse entro il termine anche se scartate dal servizio telematico, purché ritrasmess­e entro i 5 giorni lavorativi successivi allo scarto

• Entro 5 giorni (dovrebbe essere il 12 marzo ma quest’anno cade di sabato e quindi il termine dovrebbe slittare a lunedì 14) dalla scadenza originaria è possibile sostituire le «Cu» validament­e accolte ma che contengono dati errati e/o da modificare, o annullare eventuali doppi invii o certificaz­ioni inoltrate per errore

5 LE SANZIONI

• L’omesso, errato, o tardivo invio della «Cu» comporta la sanzione di 100 euro (con un massimo di 50mila euro) per ogni certificaz­ione omessa, tardiva o errata (senza cumulo giuridico)

• Non si applica alcuna sanzione se la trasmissio­ne corretta viene effettuata entro 5 giorni dal termine ultimo per l’invio (7 marzo)

• In caso di trasmissio­ne tardiva entro 60 giorni dalla scadenza (ovvero entro il prossimo 6 maggio) la sanzione viene ridotta a 1/3 (33,33 euro per ogni «Cu») con un massimo di 20mila euro

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy