Cosa si nasconde nell’animalità
C’era una volta la vecchia fattoria. Ora anche lei si è adattata ai tempi, trasformandosi in una scintillante città tutta grattacieli, viadotti e modernissime metropolitane. Zootropolis è il suo nome, un luogo ideale dove convivono in santa pace predatori e prede, senza la minima frizione. Folgorante idea di partenza: una Manhattan a misura di animali parlanti, giganteschi pachidermi e minuscoli roditori che se ne vanno a braccetto, pecore e leoni che si guardano beatamente negli occhioni. Ed è qui, nella Città di Utopia diventata realtà che si deve avverare un altro sogno “impossibile”: quello della volitiva e ipercinetica coniglietta Judy, intenzionata a diventare agente di polizia. Ma come, un coniglio poliziotto? Questo non si è davvero mai visto, nemmeno a Zootropolis. Finora: perché Judy è il classico tipino tosto, incapace di scoraggiarsi, nemmeno quando, superate tutte le prove all’accademia e arrivata all’agognato primo giorno in divisa, si vede assegnare il ben poco ambito servizio di ausiliaria del traffico. Proprio lei, una coniglietta che non si ferma davanti a nulla, costretta dal mattino a sera a staccare multe su multe... Don’t worry, arriva presto un caso da risolvere: la misteriosa sparizione di una quindicina di animali, una faccenda che ha mandato in fibrillazione opinione pubblica e autorità. Con l’aiuto di una volpe riottosa, abituata da sempre a vivere di espedienti, l’investigatrice in erba scende nel ventre della metropoli, assai meno lindo di quanto non appaia in superficie. L’animazione DisneyPixar è clamorosamente perfetta, le gag non danno tregua, molti personaggi strappano l’applauso ( i bradipi impiegati alla motorizzazione sopra tutti). Quasi quasi, amici animali, veniamo ad abitare da voi... %%%%%
Zootropolis , di Byron Howard, Rich Moore, Jared Bush, Usa 2015, animazione ( 108’)