Le quotazioni sono ancora care a Wall Street, meno in Europa
Il modo con cui i mercati hanno reagito alle sorprendenti misure monetarie della Bce, ossia una sostanziale indifferenza, se non addirittura una sorta di irritazione, palese nel comportamento delle valute e dei titoli di Stato, fa presagire che il ruolo delle banche centrali possa essere meno ingombrante nei prossimi mesi. Un po’ per una certa assuefazione psicologica tra gli operatori ai continui stimoli monetari, un po’ perché la leva monetaria è ormai a fine corsa quasi dappertutto, le borse saranno costrette a fare i conti con i fondamentali dell’economia e gli utili aziendali: che è una bella cosa per un più regolare svolgimento dei mercati, ma una iattura per chi ha contato quasi solo sulla droga monetaria per farli crescere.
Le borse sono già parecchio salite e specie l’S&P 500 dista meno del 5% dai massimi(ma -15% per l’euroStoxx): in un mese, Wall Street è passata dal panico per l’imminente recessione all’euforica prospettiva di una nuova ripresa economica. Un mese fa la liquidità era vincente, oggi l’avere «cash» è un peccato. Che riprenda un poco l’attività economica negli Stati Uniti è probabile, e forse anche in Europa; ma che basti a giustificare nuovi record a Wall Street è ipotesi piuttosto ardua. Infatti le borse sono oggi più care di quanto lo fossero nel giugno scorso, quando gli indici erano pressoché ai massimi storici.
Nove mesi fa, l’S&P esprimeva un rapporto tra prezzo e utili stimati 2016 di 14,4 volte. Oggi quel rapporto è di 16,8, sebbene l’indice sia più basso. Semplicemente è successo che quelle stime erano pura immaginazione: perché gli utili sono scesi nel 2015 e non saliranno nel 2016. Si può dire che oggi la borsa sia più cara di un buon 16%. Analogo ragionamento si può fare per l’indice Stoxx che, sempre in base alle attese, ha un più contenuto rapporto di 14,9, come nove mesi fa, sebbene le borse abbiano perso il 15%. Nell’attuale incertezza, stimare una crescita degli utili nel 2017 del 14%, come suggerisce il consenso negli Usa, è puro esercizio mentale.