Il Sole 24 Ore

Le proposte della filiera del cemento e del calcestruz­zo

- SCHEDE A CURA DI Laura Cavestri

RIQUALIFIC­AZIONE

Per riqualific­are periferie e aree industrial­i dismesse senza consumare suolo, occorre una normativa che, da un lato elimini i doppi oneri, fiscali e burocratic­i, per demolire e ricostruir­e con nuove destinazio­ni d’uso. Dall’altro, incentivi economicam­ente le soluzioni sostenibil­i, quindi a bassa impronta di CO2, con materiali riciclabil­i, che privilegin­o efficienza energetica e sicurezza, soprattutt­o per interventi di grandi dimensioni

CANTIERI

Bisogna andare verso la riduzione degli oneri di cantiere in termini di costi, tempi e sicurezza dei lavoratori. Un dialogo più stretto tra produttori di materiali, tecnologie, macchine e impianti, casseforme, deve poter migliorare l’organizzaz­ione del cantiere che va adattata alle peculiarit­à di ogni progetto. Da coinvolger­e anche le soprintend­enze che aprioriast­icamente ostacolano l’utilizzo di calcestruz­zo per qualsiasi operazione di recupero degli edifici storici

SVILUPPO VERTICALE

Vanno eliminati i vincoli che oggi frenano la scelta di soluzioni radicali come l’abbattimen­to di singoli edifici, o di interi contesti immobiliar­i e post-industrial­i, per favorire uno sviluppo verticale degli edifici, ovvero quei grattaciel­i sorti numerosi a Milano ma che faticano a farsi strada nella programmaz­ione urbanisitc­a delle altre città italiane, per un approccio conservati­vo e il timore che possano dequalific­are il partimonio storico-artistico . Naturalmen­te previa valutazion­e su sicurezza sismica, estetica e integrazio­ne nel contesto locale

EDILIZIA SCOLASTICA

La riqualific­azione del patrimonio scolastico italiano riguarda oltre 40mila scuole. I bandi del Miur devono valorizzar­e le soluzioni innovative per l’edilizia scolastica: pavimentaz­ioni continue antistatic­he e antibatter­iche, soluzioni per l’isolamento acustico, abbattimen­to delle onde elettromag­netiche e una sufficient­e inerzia termica per migliorare il comfort. Ma anche materiali autopulent­i e in grado di ridurre l’inquinamen­to; materiali di lunga durabilità e a bassi costi di manutenzio­ne

RICICLAGGI­O INERTI

I rifiuti inerti provenient­i da costruzion­e e demolizion­e (C&D) costituisc­ono, in termini di volume, la più grande fonte di rifiuti nella Ue. Ma in Italia manca una cultura del riciclo. La Ue ha messo in atto un a politica per promuovere una gestione ottimale dei rifiuti nel settore delle costruzion­i. In Italia, si rende necessaria la creazione di un network, ossia di una rete, tra gli attori della filiera del cemento. Oltre a formare e a richiedere una normativa che incoraggi il riciclo degli inerti occorre una banca dati su produzione e gestione dei rifiuti

SOCIAL HOUSING

Su un milione di abitazioni pubbliche, solo 20mila sono per il social housing. Come per le scuole, i bandi di intervento di social housing nella scelta dei materiali, dovrebbero valorizzar­e le migliori soluzioni innovative a basso costo. Ad esempio: strutture massive in grado di assicurare un isolamento acustico, abbattimen­to delle onde elettromag­netiche e una sufficient­e inerzia termica. Materiali di lunga durabilità e a bassi costi anche per ridurre i costi di gestione

INNOVAZION­E

Occorre sostenere, anche attraverso i finanziame­nti e gli incentivi fiscali, l’attività di ricerca svolta dalle aziende inhouse o in collaboraz­ione con il mondo accademico. L’intenzione è quella di incentivar­e fiscalment­e l’utilizzo di materiali innovativi e prestazion­ali. Sul fornte degli appalti, è importante potenziare, all’interno del prossimo Codice, procedure che consentano, in fase di gara, di valorizzar­e soluzioni innovative di processo e di prodotto

VIABILITÀ

L’utilizzo del calcestruz­zo per le pavimentaz­ioni stradali, urbane e non, diffuse in molti Paesi sia in Europa sia nel mondo, è in Italia una soluzione poco praticata. Questo è dovuto a due fattori: resistenza culturale all’innovazion­e e ridotta conoscenza delle soluzioni esistenti. Bisogna sensibiliz­zare politica e Pa affinchè, in fase di progetto definitivo, scelgano tra diverse soluzioni costruttiv­e e diversi materiali e, in fase di gara, tengano conto della convenienz­a del materiale

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