Domande & risposte
1 Quali le indicazioni dell’analisi tecnica sul titolo Elica?
Il titolo Elica sta attraversando una fase laterale. La base di questo movimento è rappresentata dal supporto in area 1,40 euro. Il livello indicato, a ben vedere, è costituito da un doppio minimo ed è stato testato alla metà di febbraio. Da allora è partito un rimbalzo tutt’ora in corso. La parte superiore dell’attuale fase laterale è rappresentata dalla resistenza in area 2 euro: un superamento per alcuni giorni di questo livello potrebbe spingere i corsi ad attaccare i massimi relativi toccati quasi un anno fa in area 2,30 euro. La situazione grafica peggiorerebbe decisamente con alcune chiusure sotto quota 1,40 euro. (di Andrea Gennai)
2 Quali i risultati di bilancio del 2015 di Elica?
Secondo i dati pre-consuntivi del 2015 i ricavi si sono assestati a 421,6 milioni. Si tratta di un valore in aumento caratterizzato, però, da una doppia velocità. A tassi di cambio correnti, infatti, la salita è del 7,6% mentre a tassi di cambio costanti l’incremento è minore (+4%). C’è comunque da dire, rispetto al tema dei cambi valutari, che il loro effetto diminuisce molto rispetto alla redditività. Elica, avendo importanti impianti produttivi anche al di fuori di Eurolandia, ha un hedging “naturale” sulle valute. Ciò considerato, tornando alle poste di bilancio, l’Ebitda si è attestato a 33,5 milioni (35,3 milioni il Mol ante oneri non ricorrenti) in aumento del 20,1%. L’utile operativo, dal canto suo, è stato di 16,2 milioni (+43,8%) e l’utile netto di 7,4 milioni. L’indebitamento, sempre alla fine del 2015, è risultato di 53 milioni rispetto ai 51,4 milioni di 12 mesi prima (conseguenza anche di 8,4 milioni di oneri di ristrutturazione spesati nell’esercizio appena concluso). Riguardo al 2016 il rosso della Posizione finanziaria netta è stimato a 58 milioni. Una dinamica in aumento dovuta, evidentemente, anche agli investimenti finalizzati alla crescita della società.
3 Quali i Capex previsti nel prossimo esercizio?
Nel 2016 i Capex previsti sono intorno ai 20 milioni. Si tratta di esborsi così divisi. Intorno a 5 milioni saranno dedicati all’incremento della capacità produttiva: in particolare gli investimenti riguardano gli stabilimenti in Messico (per supportare anche l’espansione in Nord America) in Polonia e a favore di Fime. Altri 10 milioni sono, invece, di Maintenance Capex. I restanti 5 milioni, infine, verranno indirizzati nello sviluppo dei prodotti (ad esempio, ricerca tecnologica) e immobilizzazioni immateriali quali, ad esempio, il Customer Relation Management.