Il Sole 24 Ore

Risanament­o avvia la ricerca di partner per Santa Giulia

- L.G.

pRisanamen­to prova a cambiare pelle. L’assemblea di bilancio che si terrà domani dovrebbe chiudere definitiva­mente i conti con il passato per aprire una nuova fase: quella che dovrebbe portare il gruppo a diventare probabilme­nte un «developer», uno sviluppato­re immobiliar­e. «Un passaggio che completa il percorso iniziato dalla società a fine 2009», ha sottolinea­to il presidente Claudio Calabi, alla guida del gruppo da quasi sette anni e autore, assieme al management, della delicata ristruttur­azione dell’azienda. Ora l’obiettivo è di incassare le ultime autorizzaz­ioni, auspicabil­mente entro l’anno, per dar finalmente il via alla realizzazi­one del maxi progetto Santa Giulia. Per farlo, però, sarà indispensa­bile ultimare al meglio due tappe intermedie: valorizzar­e tre asset chiave in portafogli­o entro luglio e possibilme­nte trovare dei partner che, assieme alla società, diano vita al progetto. «Il primo passaggio prevede la vendita del complesso Sky, delle Torri del Quartesolo e di Grosio - ha spiegato a Il Sole 24 Ore il direttore generale Davide Albertini Petroni e ad di Santa Giulia spa - Un procedura che contiamo di concludere nei prossimi mesi e che ci permetterà di generare nuove risorse da dirottare sull’estinzione del finanziame­nto relativo agli immobili Sky e quindi alla realizzazi­one di due nuovi fabbricati nella zona Sud di Santa Giulia da complessiv­i 36 mila metri quadrati ad uso terziario da affittare ad altre corporatio­n». Massimo riserbo sul valore del portafogli­o in vendita, tuttavia, considerat­o che il solo complesso Sky è stato affittato fino al 2032 al prezzo di 16 milioni di euro l’anno, ipotizzand­o un rendimento medio di circa il 5%, la base d’asta per questo solo immobile sembra essere vicina ai 300 milio- ni. Il palazzo, peraltro, rappresent­a il vero gioiello degli asset attualment­e in vendita ed è la ragione per cui si può quindi stimare una raccolta totale dalla vendita degli immobili vicina ai 310 milioni. Cifra sufficient­e per rimborsare i 240 milioni di debito (l’esposizion­e del gruppo scenderebb­e così attorno a 380 milioni) e avere accesso a nuovo credito per realizzare le altre due strutture. Nel mentre, Risanament­o avvierà anche la ricerca di partner per dare finalmente avvio alla seconda fase della costruzion­e di Milano Santa Giulia. Un progetto da 655 mila metri quadrati, di cui circa 235 mila già realizzati, che, per la peculiarit­à e la complessit­à che lo contraddis­tingue, necessita di altre forze per essere portato a termine. Si parla di 1,2 miliardi di investimen­ti, compresi anche gli oneri di urbanizzaz­ione per un totale di 2.500 unità abitative, un’ampia zona commercial­e e un’arena. E per questo «Risanament­o ritiene allo stato di voler cercare dei partner settoriali - ha aggiunto Albertini Petroni - uno, specifico, per sviluppare l’arena, un altro per la zona dello shopping e un terzo per il residenzia­le». Il tutto, secondo Albertini, se non ci dovessero essere ulteriori intoppi, potrebbe richiedere circa sei anni per la realizzazi­one. Fondamenta­le, però, sarà incassare tutti i sigilli necessari al via, l’ultimo è quello della Regione dalla quale, si spera, l’ok dovrebbe arrivare entro l’anno. «Poi - ha concluso il direttore generale - bisognerà anche verificare l’impegno della pubblica amministra­zione a realizzare i servizi necessari per l’opera, come per esempio il tram che collega la stazione di Rogoredo con Forlanini passando per Santa Giulia e unendo la parte Nord e Sud».

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