Con imposte più basse effetti concreti per famiglie e imprese
Caro Fabi, nonostante le promesse la pressione fiscale in Italia continua ad essere molto alta. E cresce anche il debito pubblico. Eppure si parla di tagli alle spese e riforme. Mi chiedo se una riduzione delle imposte potrebbe essere utile per sostenere e magari per rilanciare l’economia. Ci possono essere altre vie?
Giancarlo Bandiera Gentile Bandiera, la sua è una domanda solo apparentemente semplice, ed è una di quelle domande per cui non esistono risposte immediate. Innanzitutto bisogna dire che una riduzione delle imposte ha comunque un va- lore positivo perché restituisce libertà ai cittadini e nello stesso tempo stimola responsabilità e solidarietà. Non solo da parte dei cittadini, ma anche da parte dello stesso Stato che dovrebbe avere un compito più di regolatore che di gestore diretto di servizi per i cittadini. Se il livello della tassazione è alto si è portati a pensare che lo Stato possa e debba fare tutto.
Gli effetti concreti di una manovra di riduzione delle imposte e quindi di offerta alle famiglie e alle imprese di maggiori possibilità di spesa non sono peraltro automatici. È certamente vero che tagliare le tasse può stimolare i consumi spingendo quel circolo virtuoso che lega i consumi alla produzione, la produzione ai posti di lavoro, i posti di lavoro ai redditi e così via. Ci possono essere tuttavia molti fattori che possono mettere dei granelli di sabbia in questa dinamica. Per esempio una maggiore disponibilità finanziaria potrebbe essere destinata almeno in parte al risparmio o al pagamento dei debiti. Inoltre l’eventuale maggior domanda potrebbe portare all’acquisto di beni importati. E anche la domanda di beni nazionali potrebbe essere coperta almeno parzialmente dalle scorte o da miglioramenti della produttività del lavoro senza quindi creare maggiore occupazione. Bisogna poi considerare il fatto che se la riduzione delle tasse venisse effettuata riducendo i servizi pubblici per i cittadini aumenterebbero gli oneri per usufruire di questi servizi presso altri gestori. Ma anche se una riduzione delle imposte non genera automaticamente uno stimolo altrettanto grande all’economia un elemento importante da tener presente è quello della fiducia. La crescita ha proprio nella fiducia uno dei suoi elementi fondamentali. Fiducia vuol dire aspettative dimaggio riguadagni futuri, come frutto magari proprio di una manovra fiscale, e quindi maggiore disponibilità a spendere anche per beni durevoli e di significativo impegno finanziario.