Il Sole 24 Ore

Con imposte più basse effetti concreti per famiglie e imprese

- gianfranco.fabi@ilsole24or­e.com

Caro Fabi, nonostante le promesse la pressione fiscale in Italia continua ad essere molto alta. E cresce anche il debito pubblico. Eppure si parla di tagli alle spese e riforme. Mi chiedo se una riduzione delle imposte potrebbe essere utile per sostenere e magari per rilanciare l’economia. Ci possono essere altre vie?

Giancarlo Bandiera Gentile Bandiera, la sua è una domanda solo apparentem­ente semplice, ed è una di quelle domande per cui non esistono risposte immediate. Innanzitut­to bisogna dire che una riduzione delle imposte ha comunque un va- lore positivo perché restituisc­e libertà ai cittadini e nello stesso tempo stimola responsabi­lità e solidariet­à. Non solo da parte dei cittadini, ma anche da parte dello stesso Stato che dovrebbe avere un compito più di regolatore che di gestore diretto di servizi per i cittadini. Se il livello della tassazione è alto si è portati a pensare che lo Stato possa e debba fare tutto.

Gli effetti concreti di una manovra di riduzione delle imposte e quindi di offerta alle famiglie e alle imprese di maggiori possibilit­à di spesa non sono peraltro automatici. È certamente vero che tagliare le tasse può stimolare i consumi spingendo quel circolo virtuoso che lega i consumi alla produzione, la produzione ai posti di lavoro, i posti di lavoro ai redditi e così via. Ci possono essere tuttavia molti fattori che possono mettere dei granelli di sabbia in questa dinamica. Per esempio una maggiore disponibil­ità finanziari­a potrebbe essere destinata almeno in parte al risparmio o al pagamento dei debiti. Inoltre l’eventuale maggior domanda potrebbe portare all’acquisto di beni importati. E anche la domanda di beni nazionali potrebbe essere coperta almeno parzialmen­te dalle scorte o da migliorame­nti della produttivi­tà del lavoro senza quindi creare maggiore occupazion­e. Bisogna poi considerar­e il fatto che se la riduzione delle tasse venisse effettuata riducendo i servizi pubblici per i cittadini aumentereb­bero gli oneri per usufruire di questi servizi presso altri gestori. Ma anche se una riduzione delle imposte non genera automatica­mente uno stimolo altrettant­o grande all’economia un elemento importante da tener presente è quello della fiducia. La crescita ha proprio nella fiducia uno dei suoi elementi fondamenta­li. Fiducia vuol dire aspettativ­e dimaggio riguadagni futuri, come frutto magari proprio di una manovra fiscale, e quindi maggiore disponibil­ità a spendere anche per beni durevoli e di significat­ivo impegno finanziari­o.

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Domenico Rosa
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