Astaldi, a maggio il piano industriale
L’assemblea r innova il cda - Entra Valensise
Forte crescita all’estero e qualità di prodotto. Saranno i motori che traineranno lo sviluppo di Astaldi nei prossimi anni. Il Gruppo, uno dei principali general contractor in Italia e tra i primi 25 a livello Ue nelle costruzioni realizza l’80% del fatturato all'estero ha spiegato il presidente Paolo Astaldi ed è «su quel fronte, più che su quello domestico, che ci sono prospettive di crescita». A maggio sarà presentato il Piano industriale. Annunciato l'ingresso nel Gruppo con la carica di vice presidente con deleghe operative sulle relazioni internazionali e istituzionali di Michele Valensise. Già ambasciatore d'Italia a Berlino e fino al marzo scorso Segretario generale della Farnesina. Un ingresso che «per noi è un asset strategico per lo sviluppo verso l'estero» ha detto Astaldi sottolineando di essere molto contento che l'ambasciatore abbia accettato la no- mina «è un bell'asso nella manica e sono sicuro che insieme faremo un bel lavoro». Ieri iil via libera dell'assemblea al bilancio 2015 chiuso con un utile netto di 80,9 milioni e ricavi totali in crescita a 2,85 miliardi (+8%). L'assemblea ha anche approvato la distribuzione di un dividendo in crescita a 0,20 euro (lo stesso previsto lo scorso anno) per azione, che sarà messo in pagamento l'11 maggio, con stacco della cedola il 9 maggio. L'Ebt (utile prima delle imposte) è pari a 112,7 milioni. Il portafoglio ordini in esecuzione si attesta a 17,8 miliardi, mentre l'indebitamento finanziario netto è a quota 982 milioni. Varato ieri il nuovo cda, più snello, scende da 13 a 9 membri e composto da Paolo Astaldi, Caterina Astaldi, Paolo Cuccia, Piero Gnudi, Chiara Mancini, Nicoletta Mincato, Ernesto Monti, Filippo Stinellis (l’ad) , tutti già presenti nel precedente consiglio, e da Michele Valensise. Una sfida importante ma naturale per l'ambasciatore che negli ultimi quattro anni alla Farnesina ha lavorato molto all'internazionalizzazione delle imprese . «Ho accettato con entusiasmo porterò in azienda l’esperienza del servizio diplomatico di questi anni» ha detto Valensise ricordando come «la diplomazia economica sia una priorità per imprese e sistema Paese». Tra gli obiettivi il contenimento dell'indebitamento risultato di investimenti fatti in attività in concessione. «Non vogliamo fare i concessionari - ha chiarito Astaldi - e per noi la dismissione delle concessioni è strategica» ha detto confermando che «il processo di dismissione va avanti e su A4 holding «speriamo di avere qualche buona notizia a breve». E su Metro C, «noi siamo pronti a fare la nostra parte ma ci vuole la volontà politica di concludere un’opera importante per il Paese».