Jordan (Bns) e i timori svizzeri sul Brexit
n caso di Brexit ci sarebbe probabilmente un rallentamento economico per il Regno Unito, con effetti sugli scambi che potrebbero toccare anche la Svizzera. Inoltre potrebbero salire le tensioni politiche nell’Unione europea». Non è una dichiarazione di voto per il referendum britannico sull’uscita o meno dalla Ue, visto che a parlare è l’elvetico Thomas Jordan, presidente della Banca nazionale svizzera (Bns). Ma le preoccupazioni del vertice dell’istituto centrale svizzero attorno all’ipotesi Brexit, l’uscita di Londra dalla Ue, emergono chiaramente. Presente ieri come ospite d’onore all’assemblea dell’Associazione bancaria ticinese, Jordan nel suo intervento ha toccato appunto anche il tema del voto britannico di giovedì prossimo. Già nei giorni scorsi, in occasione della conferenza stampa Bns di metà anno, Jordan aveva parlato di possibili incertezze e turbolenze legate a Brexit. Le preoccupazioni della Bns non riguardano solo un rallentamento complessivo degli scambi economici in Europa, ma naturalmente anche eventuali nuovi balzi di un franco che è già molto forte, con relativi effetti negativi sull’export elvetico. Jordan comunque ha ribadito che la Bns è pronta a intervenire in caso di scossoni sui mercati dopo il voto britannico. Tra i molti riflettori accesi sul Regno Unito, ci sono anche quelli elvetici. (L.Te.)