Il Sole 24 Ore

«Taglio delle tasse per sostenere la ripresa»

Padoan: pressione fiscale in calo dopo anni - Sulle pensioni: «Il nostro sistema è uno dei più sostenibil­i»

- Davide Colombo

Il sentiero della ripresa imboccato dall’economia italiana va sostenuto con una politica di bilancio «coerente» e «credibile». L’obiettivo è di stabilizza­re i saldi di finanza pubblica e favorire la crescita «ancorando le aspettativ­e di imprese e famiglie ad una prospettiv­a di alleggerim­ento del carico fiscale, al rafforzame­nto degli incentivi per l’innovazion­e, al controllo della spesa primaria corrente, che ha già raggiunto significat­ivi risultati». Il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, ha colto l’occasione delle celebrazio­ni per il 242° anniversar­io di fondazione della GdF (gli articoli sono a pagina 35) per rilanciare la linea del Governo dopo la pausa elettorale. Un percorso di progressiv­o alleggerim­ento del carico fiscale che Padoan torna a declinare in serata alla trasmissio­ne tv “di Martedì”: «Abbiamo tagliato le tasse di 20 miliardi l’anno, 10 sono gli 80 euro, che tecnicamen­te non sono abbassamen­to tasse ma aumentano il reddito disponibil­e della famiglie e c’è molta evidenza che le famiglie li hanno spesi. Poi abbiamo tolto le tasse sul costo del lavoro e abbiamo tagliato la Tasi».

In un contesto internazio­nale difficile e che ha penalizzat­o le esportazio­ni la leva fiscale ha fatto premio non solo sui consumi finali ma anche sugli investimen­ti, ripartiti nel 2015 (+0,8% nella componente fissa lorda dopo il -3,4% del 2014 e il -6,6% del 2013) e attesi in ulteriore crescita (2%) quest’anno, secondo le previsioni fornite dal ministro, che ha ricordato anche l’«effetto leva» degli incentivi temporanei in vigore dall’anno scorso e che potrebbero impattare positivame­nte sul capitale produttivo per 2,5 punti tra il 2016 e il 2017. «Dopo lunghi anni la pressione fiscale da quest’anno scende» ha insistito Padoan rispondend­o alle domande di Giovanni Floris, aggiungend­o poi che anche il deficit continua a scendere «e questo dimostra che gli sgravi fiscali sono fatti con tagli di spesa».

Nella prospettiv­a della legge di Bilancio 2017 (che prenderà il posto della Stabilità) Padoan ha spiegato che le diverse ipotesi finora anticipate dovranno esser rese compatibil­i con il quadro di finanza pubblica complessiv­o: «Da parte del Presidente del consiglio e degli altri esponenti del governo – ha spiegato – si fanno ipotesi di dove mettere le risorse. Le risorse non sono molte e devo ricordare che abbiamo un de- bito pubblico molto elevato che sta cominciand­o a scendere ma che richiede ogni anno di essere rifinanzia­to per centinaia di miliardi».

Infine il dossier pensioni e lo schema di anticipo con prestito bancario e copertura assicurati­va allo studio (Ape) e che il Governo sta illustrand­o ai sindacati in queste settimane. Padoan ha sostenuto che il valore dell’Ape sta nella libertà di scelta che si offre al lavoratore che volesse uscire con un certo anticipo pagando un certo costo «non per cattiveria, ma per garantire che tutti possano beneficiar­e di un sistema pensionist­ico solido». E quello italiano, ha sottolinea­to il ministro, è il sistema pensionist­ico «considerat­o dalla commission­e europea uno dei più sostenibil­i in Europa».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy