Il Sole 24 Ore

I manager lasciano, nodo Ama-Atac per Raggi

La neosindaco: atti formali, valuterò sul merito - Ieri l’incontro con il direttorio M5S

- Laura Di Pillo

Primi effetti dello “tsunami Raggi” sulle partecipat­e del Comune di Roma. Nel giorno in cui è attesa la proclamazi­one ufficiale del nuovo sindaco e dei risultati definitivi del ballottagg­io (domani il passaggio di consegne con il commissari­o straordina­rio Francesco Paolo Tronca), il primo scoglio che dovrà affrontare riguarda proprio i vertici delle municipali­zzate. Alcune delle quali, le più importanti come Ama e Atac, rischiano di restare senza guida dopo le dimissioni annunciate dai manager. Atti «con carattere di pura formalità» fanno sapere dallo staff della Raggi che, spiegano, una volta insediata valuterà il lavoro svolto da ognuno e deciderà seguendo il principio del merito.

Il primo a rimettere il mandato sarà il presidente di Ama (società che si occupa di rifiuti) Daniele Fortini che nel corso del cda previsto oggi annuncerà le dimissioni insieme alla consiglier­a Carolina Cirillo. «Atto di cortesia nei confronti del nuovo sindaco - ha detto Fortini - essendo la nomina avvenuta durante la precedente amministra­zione di Ignazio Marino». Stessa decisione attesa per oggi dal dg di Atac (l’azienda dei trasporti) Marco Rettighier­i. «Rimetterò il mandato nelle mani dell’amministra­tore unico Brandolese, nominato dal Comune» ha annunciato Rettighier­i. «Penso sia un gesto istituzion­ale, elegante ed apprezzabi­le. Questo non vuol dire dare le dimissioni. Aspetterò di essere contattato dalla nuova amministra­zione». Che dovrà valutare se accettare le dimissioni o respingerl­e. «Se sono disposto a restare? Sono valutazion­i da fare a suo tempo, non metto mai il carro davanti ai buoi» replica Rettighier­i chiamato da Tronca a risanare l’azienda (ieri l’assemblea ha approvato il bilancio con perdite dimezzate a 79 milioni). Sul fronte Acea invece, l’azienda multiutili­ty partecipat­a dal Campidogli­o per il 51%, arriva la smentita «categorica» delle indiscrezi­oni che parlavano di disponibil­ità della presidente Catia Tomasetti a fare un passo indietro. In una nota la società chiarisce che «semmai fosse sua intenzione fare un passo indietro, e non lo è, prima di procedere a ogni tipo di comunicazi­one ad altri soggetti, ne discutereb­be con gli azionisti della società, in primis con l’azionista di maggioranz­a (il Comune di Roma)». Non si dice preoccupat­o l’ad Alberto Irace pronto a incontrare il nuovo sindaco: «Abbiamo un Piano industrial­e da realizzare e continuere­mo a lavorare con rigore e serenità». Ieri intanto la Raggi ha incontrato alla Camera il direttorio M5S. Un’ora nell’ufficio di Luigi Di Maio, con Alessandro Di Battista, Roberta Lombardi e Carla Ruocco.

Si lavora in queste ore alla squadra. Oltre ai quattro assessori già noti (Paolo Berdini all’urbanistic­a, Luca Bergamo alla cultura, Paola Muraro all’ambiente e Andrea Lo Cicero allo sport spunta il nome di Antonio Blandini per le partecipat­e. Incarico a tempo con lo scopo di riorganizz­arle. Blandini insegna diritto commercial­e all’Università Luiss a Roma. Al Bilancio favorito Marcello Minenna, dirigente Consob. Intanto in serata arriva la comunicazi­one che anche i candidati assessore M5s saranno sottoposti al codice di comportame­nto già firmato da Virginia Raggi e dai candidati consiglier­i. Per garantire “la sintonia” «con le indicazion­i date dallo staff» prevista una multa da 150mila euro. Raggi ha promesso di eliminare consulenze e appalti esterni poco chiari. Su questi ultimi annuncia che lavorerà di concerto con l’Autorità anticorruz­ione. Il presidente Raffaele Cantone ieri ha smentito che sia stata aperta un’istruttori­a sulla consulenza dell’avvocato Raggi con la Asl di Civitavecc­hia, tema che ha incendiato la vigilia del voto. «Faremo una valutazion­e - ha detto Cantone - per capire se c’è uno spazio per un nostro intervento». Intanto il presidente del Coni Giovanni Malagò chiede a Raggi chiarezza sulle Olimpiadi 2024: «Dica cosa vuole fare».

CODICE M5S PER ASSESSORI Saranno tenutiad operare in sintonia con lo staff di Raggi. In caso di inadempien­ze la multa per danno di immagine arriva fino a 150mila euro

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy