Il Sole 24 Ore

Ilva ceduta entro novembre

- Domenico Palmiotti

Il Governo conta di effettuare la cessione dell'Ilva tra fine ottobre-primi di novembre, assicurerà le risorse necessarie all'azienda in questi mesi, ribadisce che il gruppo tornerà sul mercato e che non ci sarà alcuna nazionaliz­zazione. Sono i concetti che ieri ha espresso il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, incontrand­o al Mise i vertici dei sindacati metalmecca­nici, presente anche il vice ministro Teresa Bellanova.

«Il piano ambientale è una funzione del piano industrial­e ma è di importanza fondamenta­le» spiega Calenda motivando perchè il Governo, con un nuovo decreto, ora all'esame delle commission­i della Camera per la conversion­e in legge, ha deciso di assegnare una nuova centralità all'aspetto del risanament­o posticipan­do anche i tempi della cessione. Adesso, infatti, la scelta del nuovo gestore dell'Ilva non sarà più fatta il 30 giugno ma questa sarà solo la data in cui i gruppi che hanno manifestat­o interesse, devono venire allo scoperto e delineare la loro proposta. Non ci sarà un'assegnazio­ne al buio, la valutazion­e del piano ambientale è affidata ad un comitato di esperti, chiarisce il Goveno, ma anche quella economica sarà attenta. Il Governo fa anche un'apertura ai sindacati e si dichiara disponibil­e ad intervenir­e se, a fronte di osservazio­ni e suggerimen­ti, dovessero emergere punti critici da rivedere e correggere. E le commission­i Ambiente e Attività produttive della Camera puntano a chiudere forse già in questa settimana le audizioni sul decreto.

Una serie di convocazio­ni sono state programmat­e per domani: Regione Puglia, Arpa, Ispra, Comune Taranto. Mentre oggi al Senato, in commission­e Industria, toccherà ad Arvedi e ai turchi di Erdemir, in audizioni distinte, presentare i piani per l'Ilva - i due gruppi sono in gara - dopo che nei giorni scorsi lo ha fatto Arcelor Mittal, alleato con Marcegagli­a, che punta per la fase iniziale ad una produzione di 6 milioni di tonnellate e a tenere in attività 3 dei 4 altiforni .

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