Il Sole 24 Ore

Ericsson, salta l’incontro al Mise

- Andrea Biondi

L ’incontro previsto per oggi al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Ericsson Italia non ci sarà. A deciderlo è stata l’azienda, che lo ha comunicato al Mise.

La settimana scorsa la branch italiana della multinazio­nale svedese ha formalment­e avviato una procedura di riduzione del personale per un massimo di 322 persone. Non è stato propriamen­te un fulmine a ciel sereno per i lavora- tori, visto che se ne vociferava da qualche tempo. Ma le proteste, soprattutt­o a Genova, la sede più colpita, non si sono fatte attendere. Intanto il Mise, con il viceminist­ro Teresa Bellanova, si è subito mosso convocando le parti. Ma l’azienda per il momento ha detto no. Motivo? «Il confronto di merito previsto dalla legge 223/91 - ha spiegato Ericsson Italia in una comunicazi­one inviata al Mise – deve svolgersi per la fase esclusivam­ente sindacale nelle sedi delle Associazio­ni degli Industrial­i cui le aziende stesse appartengo­no». Insomma, nei primi 45 giorni se la dovranno vedere azienda e sindacati, come da procedura. Solo do- po, e per altri 30 giorni, la palla può passare al ministero del Lavoro.

Con questa mossa Ericsson Italia ha formalment­e chiarito di volersi attenere alla procedura e il Mise ne ha preso atto ribadendo «la propria disponibil­ità ad attivare il confronto fra le parti» e precisando che «si riserva di attivare il tavolo di confronto qualora ne ravvisasse la necessità».

Dall’altra parte le organizzaz­ioni sindacali si preparano a indire uno sciopero generale dei lavora- tori dell’azienda che in Italia ha 4mila dipendenti, poco meno di 1,1 miliardi di valore della produzione a e perdite per 18,8 milioni di euro secondo quanto riportato a bilancio per il 2015. Lunedì prossimo i sindacati completera­nno le procedure al ministero del Lavoro e lo sciopero generale dovrebbe arrivare per la metà di luglio.

Intanto ieri a Genova è stata giornata di proteste scattate alla notizia del mancato incontro al Mise e culminate in un nuovo blocco del casello autostrada­le di Sestri Ponente. Altre azioni sono previste per oggi, anche a Napoli.

LA REAZIONE I sindacati pronti a indire per metà luglio lo sciopero generale dei lavoratori che in Italia sono 4mila

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy