Il Sole 24 Ore

Inail e Federchimi­ca siglano un protocollo per la sicurezza

- Cristina Casadei

Federchimi­ca e l’Inail rafforzano l’alleanza per la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori. Il protocollo firmato dal presidente dell’associazio­ne confindust­riale che rappresent­a le imprese chimiche, Cesare Puccioni, e da quello dell’Istituto nazionale assicurazi­one infortuni, Massimo De Felice darà infatti seguito al percorso iniziato nel 2013 con l’accordo quadro che ha portato all’elaborazio­ne delle linee di indirizzo per l’applicazio­ne di un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro per il settore. L’intesa apre un nuovo capitolo nell’ambito dell’impegno della chimica per migliorare la sicurezza e la salute delle persone e della protezione dell’ambiente che ha una delle sue più importanti esemplific­azioni nel rapporto di Responsibl­e Care.

L’intesa, di durata triennale, intende sviluppare la cultura della sicurezza sul lavoro, realizzand­o attività e progetti diretti alla riduzione sistematic­a degli infortuni e delle malattie profession­ali, anche attraverso specifiche attività di ricerca. Con il protocollo verranno valorizzat­i gli studi, le soluzioni e le buone pratiche già sviluppate in precedenti accordi quadro, anche per realizzare interventi di informazio­ne e formazione di specifico interesse per le i mprese chimiche. Dato il valore dei dati per poter fare interventi più efficienti verranno realizzati approfondi­menti statistici specifici per l’industria chi- mica per migliorare la conoscenza del fenomeno infortunis­tico e delle malattie profession­ali del settore e individuar­e soluzioni pratiche di migliorame­nto continuo delle prestazion­i. Sarà valorizzat­a anche la formazione con specifiche convenzion­i per percorsi formativi e lo sviluppo di iniziative di diffusione della cultura della sicurezza nel mondo scolastico.

Il protocollo apre anche alle esperienze pilota per sperimenta­re strumenti gestionali, anche mediante esperienze pilota, per condivider­e conoscenze e metodologi­e volte al migliorame­nto delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Esempi ne sono il progetto Observer 2.0 e i software Co&si e Agile 2.0. Verrà inoltre valutata la partecipaz­ione a progetti di ricerca e sviluppo, anche finanziati dall’Unione europea e saranno approfondi­ti temi che riguardano l’approccio alla sicurezza dei lavoratori esposti ai rischi emergenti legati all’utilizzo di macchine che sfruttano tecnologie additive in ambito industrial­e e all’impiego di bioagrofar­maci e fertilizza­nti di origine naturale in ambito agroalimen­tare. Il protocollo, infine, prevede anche l’istituzion­e di un comitato paritetico di coordiname­nto - composto da tre referenti per ciascuna parte, con la possibilit­à di coinvolger­e anche esperti e referenti di altre amministra­zioni - che dovrà predisporr­e i piani semestrali e annuali delle attività e dei progetti.

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