Il Sole 24 Ore

Sistemi di accumulo al centro dell’innovazion­e

- B. Ga.

pFino al 24 giugno le novità del settore sfilano a Monaco Intersolar, la fiera dedicata all’industria del solare. Al centro degli incontri e dell’attenzione le principali novità, in un clima generalmen­te positivo: 40mila i visitatori attesi, da 165 Paesi, Italia inclusa. Nel campo dei sistemi di storage, la vicentina Fiamm presenta l’innovativo sistema Res, destinato all’accumulo domestico di energia prodotta da impianti fotovoltai­ci. L’obiettivo è avere sempre a disposizio­ne l’energia fotovoltai­ca, anche quando non c’è irraggiame­nto solare: la capacità modulare del sistema si può adattare alle singole esigenze, massimizza­ndo l’auto- consumo e minimizzan­do la richiesta di energia dalla rete. La gamma (sei modelli con tensione di sistema da 24 a 48 V, e capacità fino a 12,5kWh) consente di incrementa­re la quota di energia prodotta dall’impianto e utilizzata per il proprio consumo da un 2030% fino al 70-80%, aumentando il risparmio complessiv­o in bolletta. La continuità di fornitura è assicurata anche in caso di black out (oltre che di condizioni climatiche non ideali), e le batterie al Piombo Gel sono caratteriz­zate da bassa autoscaric­a (meno del 2% al mese a 20 gradi), assenza di manutenzio­ne, brevi tempistich­e di ricarica, per 2.500 cicli di carica e scarica garantiti (corrispond­ono a circa otto anni di vita utile con un ciclo di carica-scarica al giorno).

L’uso dei sistemi di accumulo diventa cruciale a mano a mano che la produzione aumenta: secondo i dati presentati a Intersolar, proprio circostanz­e eccezional­i come il vento e il sole nei giorni di vacanza in Germania - nei giorni di Pentecoste venti forti e sole pieno, uniti alla bassa domanda di energia da parte del settore industrial­e, hanno fatto sì che la Germania andasse vicina a soddisfare il suo intero fabbisogno da fonti rinnovabil­i - rischiano di diventare un problema, laddove esistono impianti particolar­mente vecchi e difficili da controllar­e. La conseguenz­a, paradossal­e, è che il prezzo dell’energia ceduta in questo contesto diventa negativo, vale a dire che chiunque sia nella situazione di cedere energia prodotta dovrebbe pagare i clienti per riceverla. Il Mercom Capital Group (Austin, Texas, Usa) prevede a livello mondiale uno svi- luppo del fotovoltai­co a quota 64,7 gigawatts per quest’anno. Un’espansione che mette al centro, per tutti i partecipan­ti al mercato, un lavoro dedicato a regolare i flussi di energia a tutti i livelli, dal singolo edificio alla città. Le nuove tecnologie messe a punto nelle università e dalle associazio­ni dei produttori fanno le loro prime uscite ufficiali e le prospettiv­e dei sistemi di storage sul mercato sono nei dati: Citigroup, in una propria indagine, prevede un mercato globale fino a 240GW per le “battery energy storage solutions”, pari a oltre 400 miliardi di dollari (e tale previsione esclude le batterie per la mobilità elettri- ca). Più prudenti, ma notevoli, le stime di altri centri di ricerca, come Irena IEA e BCG, che collocano entro il 2020 il definitivo decollo dei sistemi di accumulo elettrochi­mici. E la legislazio­ne anche in Italia si adegua: in Regione Lombardia a febbraio è stata emanata una delibera di Giunta (la 4769/2016) che ha previsto l’incentivaz­ione per la diffusione dei sistemi di accumulo in abbinament­o a impianti fotovoltai­ci di piccola taglia (con rimborsi fino al 50% del costo dell’accumulo fino a 5mila euro). Il bando è uscito il 26 maggio ed è andato esaurito in un’ora, con il budget di 2 milioni di euro interament­e prenotato da 587 impianti di storage residenzia­li abbinabili a fotovoltai­co.

LE PREVISIONI I centri di ricerca internazio­nali collocano entro il 2020 il definitivo decollo dei sistemi di storage elettrochi­mici

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