Faro Bce sulla governance delle grandi banche europee
«Migliorare il governo societario»
La gran parte delle banche vigilate dalla Bce «devono migliorare la governance e i presidi sui rischi per essere in linea con le migliori pratiche internazionali». Lo scrive la Vigilanza della Bce dopo aver effettuato, nell’ambito della valutazione annuale Srep, un focus sul tema della governance interna, ossia quella parte della corporate governance che si occupa della definizione di ruoli e responsabilità delle persone rilevanti all’interno della banca nonché dell'interazione tra i vari organismi e comitati interni.
La Bce, si legge in un comunicato, ha deciso di accendere i riflettori sul tema della governance e dell’appetito per il rischio perché nell’attuale difficile contesto macroeconomico per le banche «la bassa redditività e le pressioni sul modello di business potrebbero spingere alcuni istituti a una rischiosa ricerca dei rendimenti soprattutto in un contesto di liquidità ampia e a buon mercato».
La Banca centrale europea punta il dito sulle lacune della governance nelle grandi banche dell’eurozona che cadono sotto la sua vigilanza, rilevando soprattutto l’incapacità dei consigli di amministrazione di controllare in modo indipendente i vertici operativi. L’efficacia della governance delle banche era stata identificata all’inizio dell’anno come uno dei temi prioritari per la vigilanza bancaria della Bce nel suo esame del settore nel suo complesso.
«Nella nostra revisione - ha detto Danièle Nouy, presidente del Consiglio di vigilanza della Bce - abbiamo concluso che i consigli d’amnministrazione devono continuare a migliorare la propria capacità di confrontarsi in modo indipendente con il management nelle sue funzioni esecutive e di controllarlo. Inoltre, la nostra analisi identifica un numero di istituzioni dove la conoscenza collettiva del consiglio, la sua indipendenza e la divisione delle responsabilità potrebbero essere rafforzate». Diverse crisi bancarie nell’eurozona negli ulti- mi anni, in Paesi che vanno dalla Germania, alla Spagna, all’Italia, possono essere ascritte all’incapacità dei consigli di amministrazione di esercitare un controllo efficace e consapevole sull’operato del management. In più casi, si è riscontrato dopo lo scoppio delle crisi che mancavano all’interno del consiglio le conoscenze necessarie a esercitare in modo adeguato la propria funzione.
Il rapporto della Bce individua anche la migliori pratiche in atto nel settore e conclude che “molte banche dell’eurozona hanno ancora bisogno di migliorare per raggiungere i migliori livelli internaazionali”. La qualità della discussione in molti consiglidelle banche dev’essere migliorata nella maggior parte delle istituzioni. L’analisi è stata condotta sulle circa 130 banche più grandi, sulle quale la Bce ha la supervisione diretta, ma le sue conclusioni si applicano anche alle istituzioni più piccole, sostiene il rapporto.
La revisione hanno già condotto ad azioni da parte della vigilanza sulle singole banche e definito le aree per future ispezioni. Alcuni punti verranno inclusi nello Srep, la valutazione annuale del- le singole banche, che può portare all’applicazione di requisiti di capitale addizionali. L’Ssm, il meccanismo di vigilanza unico che fa capo alla Bce, intende utilizzare vari strumenti per valutare la buona governance della banca. Tra questi, la presenza di ispettori come osservatori alle riunioni dei cda per valutare il funzionamento dell'organo di governo aziendale e per illustrare alcuni indirizzi specifici.
La vigilanza della Bce ha anche individuato delle carenze nella pianificazione della successione. Questo, sostiene il rapporto, può mettere a rischio la contionuità dell’attività dei cda, specialmente se alcuni consiglieri hanno un expertise in aree chiave e se c’è una concentrazione di uscite di consiglieri in un breve periodo di tempo.
La Bce chiede anche alla banche di creare un quadro per definire il proprio appetito per il rischio. Questo quadro, secondo la vigilanza, deve definire il livello di tolleranza al rischio che una banca è disposta ad accettare in relazione ai rischi finanziari e non finanziari.
Il management delle banche dovrebbe utilizzare sistemi di misurazione del rischio in modo più coerente, sorvegliarli da vicino e riferire regolarmente al cda.