Il Sole 24 Ore

03 LA PROROGA

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I limiti alla possibilit­à per le imprese di dedurre gli interessi sui prestiti tra filiali per ridurre la loro base imponibile - su richiesta del Belgio - entreranno in vigore nel 2024 e non nel 2019 come inizialmen­te previsto fino a lunedì a mezzanotte per dare la sua accettazio­ne. In buona sostanza, il governo belga temeva di adottare regole più severe di quelle dell’Ocse, penalizzan­do le sue imprese rispetto alla concorrenz­a. Il nodo del contendere con il Belgio ha riguardato la proposta che limita la possibilit­à per le imprese di dedurre gli interessi sui prestiti tra filiali pur di ridurre la loro base imponibile. La norma doveva entrare in vigore nel 2019. È stata decisa una fase transitori­a fino al 2024.

Un’altra delle regole riviste è la switch-over clause. Questa clausola prevede la tassazione di dividendi nel paese della casa madre, e non più solo nel paese terzo. I Ventotto hanno deciso di eliminare questa clausola per paura di imporre alle proprie aziende una qualche forma di doppia tassazione. Il dibattito ha messo in luce quanto la questione fiscale sia delicata. Da un lato, i governi vogliono lottare contro l’evasione e l’elusione. Dall’altro, vogliono anche proteggere la redditivit­à delle loro imprese. Negli ultimi tempi, altri provvedime­nti sul fronte fiscale sono stati decisi a livello europeo. In marzo,l’obbligo delle imprese multinazio­nali di informare le autorità fiscali delle loro attività paese per paese; mentre nell’ottobre scorso, si è deciso lo scambio di informazio­ni relative agli accordi fiscali firmati nei singoli paesi (i cosiddetti tax rulings). Entro la fine del 2016, la Commission­e vuole rilanciare l’annoso progetto di una base imponibile unica.

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