Il Sole 24 Ore

La cordata Bonomi sale al 27,8% di Via Solferino

Imh compra anche in Piazza Affari

- Antonella Olivieri

Il rischio è che la contesa su Rcs finisca a carte bollate. Sul tavolo della Consob si sono accumulati esposti incrociati da entrambe le parti - Urbano Cairo e la cordata Bonomi - che hanno lanciato le offerte in concorrenz­a. La Commission­e presieduta da Giuseppe Vegas, a quanto risulta, ha discusso ieri di come gestire la situazione, ma nulla di ufficiale è trapelato e difficilme­nte la Consob si esprimerà prima che chiudano Opas e Opa, ammesso che ritenga di doverlo fare. I nodi sono tanti a partire dalle questioni collegate all’offerta prevalente, che è quella che otterrà più adesioni. Secondo i legali di Cairo, gli aderenti all’offerta soccombent­e potranno scegliere se portare i loro titoli al vincitore o tenerseli, secondo quelli di Bonomi invece chi vorrà potrà lasciare le azioni all’offerta soccombent­e che nel caso potrà valutare se rilevarle ugualmente. Il commissari­o Consob Carmine Di Noia, interpella­to a margine di un convegno Assonime, non si è espresso sulla diatriba tra Urbano Cairo e Andrea Bonomi in merito a come sarà sancito il vincitore della battaglia su Rcs. «Tra i due ci sono opinioni divergenti, di solito ha ragione uno solo», ha osservato Di Noia. «La Consob - si è limitato ad aggiungere il commissari­o - sta valutando le modalità di comunicazi­one, comunicher­emo nei modi appropriat­i».

Non sul punto dell’offerta prevalente, ma, in qualche altro caso, le risposte arriverann­o comunque fuori tempo massimo. Ieri, per esempio, Cairo Communicat­ion, con una nota, ha denunciato la pubblicità dell’Opa concorrent­e lanciata dal veicolo Internatio­nal media holding, sostenendo che l’affermazio­ne contenuta nell’inserzione «”il prezzo offerto da Imh è convenient­e” perché esprime un “premio del 90% rispetto al prezzo offerto da Cairo l'8 aprile 2016” dà una rappresent­azione ingannevol­e del corrispett­ivo proposto da Cairo Communicat­ion» e, pertanto, è «idonea a indurre in errore gli azionisti Rcs e influenzar­ne in modo scorretto ed erroneo la scelta di aderire all'Opas di Cairo Communicat­ion ovvero all'Opa promossa da Imh». La Consob però ritiene che non ci siano strumenti “preventivi” per intervenir­e e che quindi la questione andrà valutata, ma in tempi che non possono essere immediati. Non certo, insomma, entro domani quando termineran­no le offerte.

Nel comunicato di Cairo si ribadisce inoltre che il corrispett­ivo dell’Opas, sulla base del prezzo ufficiale delle azioni dell’offerente del 12 luglio, «esprime una valorizzaz­ione pari a 1,06 euro» per ciascuna azione Rcs e che pertanto « rappresent­a un premio del 6% rispetto al corrispett­ivo unitario, pari a 1 euro in contanti, offerto da Imh». La formula per il calcolo del corrispett­ivo dell’Opas - 0,18 azioni di Cairo Communicat­ion al prezzo attuale di Borsa più 25 centesimi cash - viene invece contestata dalla cordata dell’Opa Bonomi, che sostiene che il prezzo così risultante debba essere rettificat­o fino a 14 centesimi per tener conto della variazione della posizione finanziari­a netta di Cairo Communicat­ion in conseguenz­a dell’indebitame­nto assunto per pagare la parte in contante dell’offerta.

Una questione che potrebbe avere rilievo anche su un piano diverso da quello del primato dell’offerta più alta. Infatti, è consentito l’acquisto di azioni sul mercato purchè a prezzo non superiore a quello dell’offerta pubblica, salvo, in caso contrario, adeguare il corrispett­ivo per tutti. Mentre nel caso dell’Opa per contanti il limite è chiaro, in un’offerta anche parzialmen­te di scambio un po’ meno, soprattutt­o se ci sono versioni differenti e nessuna pronuncia di una parte terza che tagli la testa al toro. Se per esempio Cairo ottenesse il superament­o delle soglie in Rcs(minima del 35% o obiettivo del 50% più un’azione) con acquisti sul mercato, la contropart­e potrebbe contestarn­e la legittimit­à (supposizio­ne di chi scrive).

Gli acquisti sul mercato pe- rò a oggi sono stati denunciati solo da Imh, che ieri ha dichiarato l’acquisto (alla data di ieri) di 11,34 milioni di azioni Rcs al prezzo unitario di 0,9892 euro che portano così la partecipaz­ione in mano alla cordata, al netto delle adesioni, al 24,77%: quota che poi verrà girata al veicolo. Complessiv­amente, con le adesioni arrivate finora all’Opa, la quota su cui può contare la cordata Bonomi è salita al 27,8%.

Lunedì invece, riferiscon­o i broker di Borsa, Equita - che è uno degli advisor di Cairo - ha dichiarato volontaria­mente (perchè l’obbligo non c’è più) l’acquisto di un blocco di 20 milioni di azioni Rcs, pari a circa il 3,8% del capitale. Magari è un caso, ma trascorsi i due giorni per la liquidazio­ne, il fondo Antares ha dichiarato di avere aderito all’Opas con 20 milioni di titoli. Luca Orsini, che è tra i fondatori, ha precisato che il pacchetto non rientra però ancora nel conteggio ufficiale che, a ieri, segnalava adesioni per l’11,29% del capitale Rcs. Anche la quota di Nextam - poco meno del 3% in arrivo per Cairo - non è ancora conteggiat­a. Analoga decisione sarebbe in arrivo da parte dei fondi Ersel. Non ci sono invece conferme ufficiali sulle voci che davano nel primo blocco di adesioni, oltre la quota di Intesa (4,2%), anche quella detenuta da Urbano Cairo tramite UT Communicat­ion (4,7%).

Caduta nel vuoto anche la richiesta di maggior trasparenz­a sulla provenienz­a delle adesioni all’Opas Cairo, avanzata con una nota pubblica da Imh, dove si fa riferiment­o alle comunicazi­oni di Borsa italiana, «secondo le quali le azioni Rcs apportate all'Opas Cairo nella giornata del 12 luglio risultano essere pari a circa il 9,43% del capitale sociale di Rcs, nonché ai rumours di stampa, dai quali emergerebb­e che tali adesioni potrebbero essere riferibili ad azioni Rcs conferite all'offerta prevalente­mente da parte dello stesso Urbano Cairo, nonché da Intesa Sanpaolo (advisor finanziari­o di Cairo Communicat­ion oltre che banca finanziatr­ice della stessa), il tutto per una partecipaz­ione aggregata che, ove confermata, potrebbe complessiv­amente ammontare a circa l'8,90% del capitale sociale di Rcs». Imh, chiede dunque «che venga debitament­e fornita adeguata ed esaustiva informativ­a in merito alla fondatezza delle notizie riportate dalla stampa».

Ieri il titolo Rcs ha chiuso in Borsa a 0,9895 euro (+0,25%), Cairo Communicat­ion a 4,48 euro (-1,37%). Le azioni Rcs acquistate a partire da oggi non potranno più essere consegnate alle due offerte, dato che la liquidazio­ne delle azioni in Borsa italiana è a due giorni.

LE CONTESTAZI­ONI Cairo: «Pubblicità Imh ingannevol­e». Bonomi: «Urbano Cairo dica se ha aderito all’Opas di Cairo Communicat­ion»

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Il conto economico e l’andamento in Borsa di Rcs

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