Il Sole 24 Ore

Anche Deutsche Bahn vende bond a tassi negativi

- Mara Monti

pE venne la prima volta anche per i corporate bond. A rompere gli indugi è stata la Deutsche Bahn la società ferroviari­a tedesca che due giorni fa ha collocato un bond da 350 milioni di euro a rendimento negativo. Non era mai successo sul mercato primario dei corporate bond europei mentre sul mercato secondario succede da tempo, ovvero da quando la Bce ha avviato gli acquisti anche su questa asset class, andando a distorcere il mercato del credito europeo.

Il titolo delle ferrovie tedesche con scadenza 5 anni è stato prezzato a -0,006% con rating Aa1 e AA da parte di Moody’s e Standard & Poor’s, offrendo una cedola pari a zero. Per gli investitor­i il titolo Deutsche Bahn è considerat­o una proxy del governativ­o dal momento che la società è controllat­a al 100% dalla Repubblica federale tedesca quindi in caso di crisi c’è la garanzia del- l’intervento dello Stato. Non è casuale che proprio ieri a seguito del collocamen­to del corporate tedesco anche il rendimento del bund a 10 anni sia sceso per la prima volta sotto lo zero. «E’ il nuovo mondo del credito», ha commentato un trader.

Come ormai detto più volte a distorcere il mercato del credito è stata in primo luogo l’attività della Bce che ha aggiunto alla shopping list anche i corporate bond come misura di stimolo per l’economia. Come per i titoli governativ­i, anche per le obbligazio­ni societarie i rendimenti negativi erano da tempo in territorio negativo sul mercato secondario, un trend che ha subito una accelerazi­one dopo il referendum britannico del 23 giugno che ha sancito l’uscita della Gran Bretagna dalla Unione europea: nelle ultime settimane l'ammontare dei corporate bond scambiati a rendimenti negativi è salito del 16% a 440 miliardi di euro, una cifra ancora lontana dal volume di titoli governativ­i circa 3,3 mila miliardi di euro, ma all’inizio di maggio erano soltanto il 5 per cento.

Se a spingere verso piazze sicure, come la Svizzera e la Germania, sono le incertezze post Brexit, l’altro fenomeno riguarda la ricerca di rendimento che sta spingendo gli investitor­i verso la Borsa e i titoli governativ­i americani al punto che ieri in asta i Treasurys a 30 anni hanno toccato un nuovo minimo storico al 2,172%, il precedente minimo risale al gennaio 2015 quando si arrivò 2,43 per cento. In questo scenario il Tesoro americano sta benefician­do delle debolezze europee riuscendo a prestare a tassi inferiori rispetto a quanto previsto. La ricerca di rendimenti spinge gli investitor­i verso titoli più rischiosi con rating high yield in un contesto in cui i tassi di default stanno peggiorand­o, in particolar­e negli Usa: secondo l’agenzia Fitch il tasso di insolvenza tra i junk bond, i titoli più rischiosi, ha toccato il massimo de- gli ultimi sei anni.

Nonostante la ricerca di rendimenti in giro per il mondo, i titoli tedeschi benché a tassi negativi continuano ad essere acquistati sulle attese di nuove azioni da parte delle banche centrali per evitare un ulteriore rallentame­nto dell’economia mondiale. Il primo segnale è atteso oggi dalla riunione del direttorio della Banca d'Inghilterr­a, sui cui esiti gli analisti sono divisi. Alcuni rilevano che al momento mancherebb­ero dati macroecono­mici tali da giustifica­re un taglio dei tassi di interesse - fermi da anni al minimo storico dello 0,50%. Altri scommetton­o sulla tendenza del governator­e Mark Carney a prevenire i problemi. L’annuncio della Bank of England è atteso alle 13 italiane.

SCENARI DEL CREDITO Il titolo delle ferrovie tedesche con scadenza 5 anni collocato a -0,006%, con cedola pari a zero: è considerat­o «simile» al Bund

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