Colonia e Parma alleate per crescere
Semestrali record per le due società che pianificano anche acquisizioni in Africa Presentata ier i la newco Kpe-Koeln Parma Exhibition: organizzerà Cibus Tec e allargherà il per imetro della manifestazione
pLa newco fieristica Kpe-Koeln Parma Exhibition nata lo scorso 29 aprile trasforma l’alleanza tra Colonia e Parma nella più grande piattaforma mondiale di business per la filiera meccano-alimentare e si prepara a fare shopping di nuove manifestazioni nei mercati emergenti (Africa e Medio Oriente in cima alla lista), forte di due partner che hanno chiuso bilanci record nel 2015 e di una community di oltre 11mila imprese globali del food che non ha pari per vastità e profondità su scala planetaria.
Sono gli asset che il presidente e ceo di Koelnmesse, Gerald Böse, e l’amministratore delegato di Fiere di Parma, Antonio Cellie, hanno annunciato ieri presentando l’edizione 2016 di Cibus Tec, il primo marchio ed evento di Kpe, che tra il 25 e il 28 ottobre prossimo porterà a Parma 1.200 espositori e oltre 30 mila visitatori, con il 20% in più di presenze internazionali, grazie alla sinergia italo-tedesca, e il 30% in più di spazi. Allargando le specializzazioni storiche nella meccanica per ortofrutta e lattiero-caseario anche alle carni e ai prodotti da forno. «Cibus Tec e Anuga FoodTec, rappresentano l’80% del food pro- cessing e packaging mondiale e assieme, noi e Colonia, abbiamo un vantaggio competitivo enorme sui competitor perché conosciamo uno a uno i 3mila espositori di Cibus e gli 8mila di Anuga (oltre la metà stranieri) e siamo in grado di accompagnarli nei mercati mondiali sia con i loro prodotti finiti sia per avvicinarli alle tecnologie alimentari più innovative», spiega l’ad di Fiere di Parma. Anticipando una «semestrale-monstre per l’expo emiliano (sarà presentata il 20 luglio, ndr) con una crescita a doppia cifra, rapportata a un 2014 record a sua volta, che porterà il fatturato 2016 oltre quota 40 milioni di euro e a un Ebitda del 30%, che non ha pari nel panorama fieristico internazionale», rimarca Cellie.
Ha chiuso il miglior bilancio dei 92 anni di storia aziendale anche il collega renano Böse, «con un fatturato 2015 di oltre 321 milioni di euro (22,5 milioni dalle rassegne estere) e un margine netto dell’11%. Numeri che fanno di Koelnmesse la terza fiera per importanza in Germania (dopo Hannover e Francoforte, ndr) e la numero uno nel mondo nell’organizzazione di eventi in campo alimentare». Kpe non si limiterà a sviluppare in chiave internazionale la meccanica alimentare made in Italy, portando le nostre tecnologie negli eventi tedeschi in Brasile, India, Colombia, «ma puntiamo a far confluire nella società paritetica nuove manifestazioni, attraverso acquisizioni in Medio Oriente (Oman), Africa, Usa, per- ché il futuro sarà in mano a pochi grandi player fieristici attivi su scala globale», conferma l’ad di Koelnmesse Italia, Thomas Rosolia.
La prima, vera sfida di Parma oltreconfine è Profood Tech a Chicago (4-6 aprile 2017) il nuovo salone firmato Koelnmesse per i processi di produzione, confezionamento e imballaggio per cibi e bevande, per debuttare nella più importante piazza globale per l’agroalimentare, gli Usa. Mentre in Europa l’alleanza Anuga-Cibus mira dritto a una sinergica convivenza a tre con Sial-Parigi. «Il prossimo 16 ottobre, in occasione di Sial, saremo al Musée d'Orsay con Crédite Agricole– conclude Cellie – per fare incontrare i nostri espositori italiani con tutti i retailer francesi. E Cibus Connect (la versione “leggera” di Cibus per gli anni dispari già in overbooking) si svolgerà il 12-13 aprile 2017, a metà percorso tra Sial e Anuga e in concomitanza con il Salone del mobile a Milano e Vinitaly a Verona», per creare una stretta sinergia del meglio del made in Italy a disposizione dell’Horeca mondiale.
OLTRECONFINE La prima sfida è Profood Tech a Chicago, il nuovo salone di Koelnmesse per i processi di produzione e confezionamento di cibi