Grillo e Casaleggio in campo per lanciare la campagna del No
Due giorni fa il tête-à-tête con il candidato premier in pectore Luigi Di Maio. Ieri un lungo incontro all’Hotel Forum con gli altri quattro componenti del direttorio M5S. Il blitz romano di Beppe Grillo, cominciato con la partecipazione all’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari e con la visita in Campidoglio da Virginia Raggi, certifica il ruolo tutt’altro che defilato di Grillo nella vita del Movimento, a pochi mesi dal referendum sulle riforme costituzionali. E fa il paio con la riunione che si terrà oggi a Milano da Davide Casaleggio con i “portavoce” del M5S, dai sindaci (assenti Raggi e Appendino, ma anche il sospeso Pizzarotti) ad alcuni europarlamentari per definire la strategia più efficace per fare campagna per il no.
«I contatti con noi non sono mai mancati», assicura Roberto Fico. «Il ruolo di Grillo era e resta indispensabile», sottolinea Carla Ruocco. Vero. Ma è evidente che il garante del Movimento e Casaleggio jr serrano i ranghi per accompagnare con la massima attenzione la metamorfosi dei Cinque Stelle in forza di governo.
Logico che Roma, palcoscenico a fortissimo rischio di flop, sia in cima a tutti i pensieri e che della capitale si sia parlato tanto anche ieri. E tra le decisioni assunte da Grillo ce n’è una destinata a non passare inosservata: l’attribuzione alla potente deputata Roberta Lombardi, che fa parte dello staff che affianca Raggi, dell’incarico di occuparsi dell’edizione 2016 dell’evento “Italia a Cinque Stelle” in programma a Palermo il 24 e 25 settembre. Una mossa che la allontana, almeno temporaneamente, dai giochi romani. E che ha anche l’obiettivo di “disinnescare” gli scontri e i veleni.